Smart Working: come lo fanno le imprese

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lavoro flessibile

Le persone al centro in Maire Tecnimont

Maire Tecnimont sta trasformando il proprio modello di lavoro, puntando sulla massima flessibilità e sulla piena responsabilizzazione dei collaboratori, ai quali sarà richiesto di garantire almeno un giorno di presenza in azienda, potendo lavorare da remoto fino a 4 giorni alla settimana. Lo Smart Working di Maire Tecnimont coinvolgerà progressivamente i 1.800 dipendenti delle sedi milanesi a partire dal primo gruppo pilota di 200 persone, e prevede un investimento complessivo pari a 5 milioni di euro in due anni per adeguamenti tecnologici, interventi strutturali e formazione. Per raggiungere questo obiettivo è stato avviato un programma di oltre 5.000 ore di formazione e coaching destinate ai responsabili, al fine di diffondere a tutti i livelli la cultura manageriale e promuovere una filosofia del lavoro basata sulla definizione degli obiettivi, sulla valutazione delle performance e sulla condivisione del feedback. In Maire Tecnimont, lo Smart Working è anche un’occasione di rivisitazione degli spazi di lavoro: la mensa aziendale, ad esempio, con più di 500 sedute e 5 sale riunioni multimediali, non è più una semplice area per la pausa pranzo, ma diventa un vero e proprio luogo di lavoro e di incontro. Il passo più importante in questa direzione è il “MEETinG”: l’intera Hall del complesso a Milano in zona Garibaldi si trasforma in uno spazio di co-Working aperto alla città, dotato di circa 200 tra postazioni e aree riunioni, in un ambiente che favorisce il confronto e lo scambio di idee.

In Pirelli oltre 1.000 lavoratori sono agili

Lo Smart Working in Pirelli si basa sulla trasformazione organizzativa del modo di lavorare e coinvolge i responsabili delle varie funzioni e l’impostazione del lavoro, valutato non più sulla base del numero di ore lavorate, ma sulla creazione di valore e sugli obiettivi. Già dallo scorso anno 1.100 dipendenti in Italia sono abilitati a lavorare in modalità smart per un massimo di tre giorni al mese. L’adesione è stata quasi totale, del 90%, con una media di utilizzo reale di una volta al mese. Pirelli è partita con un progetto pilota a metà 2016 per 200 persone di quattro diverse funzioni rappresentative del campione (amministrazione, logistica, qualità e HR), a conclusione del quale lo Smart Working è stato esteso a tutti i dipendenti. Durante il percorso sono state svolte attività specifiche di formazione per i futuri Smart worker e per il management.

Sempre più Smart Working in A2A

Il progetto di Smart Working in A2A è partito nel 2016 con un progetto pilota che ha coinvolto circa 250 dipendenti che hanno lavorato da casa per un giorno alla settimana, dimostrando un ottimo apprezzamento da parte dei lavoratori coinvolti. Gli Smart worker di A2A hanno risparmiato circa 32 ore e 1.100 chilometri a persona in un anno, evitando l’emissione in atmosfera di circa 11 tonnellate di Co2. A2A ha deciso di ampliare il progetto triplicando il perimetro delle persone coinvolte che arriveranno a 800.
 

La sede di Philips all’insegna dello Smart Working

Sarca 235, la nuova sede di Philips che si trova all’interno del Business District Bicocca, rappresenta l’apice di un percorso di trasformazione di Philips anche in ottica di Smart Working. Il progetto si basa sulla Work Place Innovation che ha l’obiettivo di promuovere flessibilità e condivisione, superando il concetto di ufficio chiuso, attraverso la modulazione di spazi strutturati in Working corner, con postazioni lavorative libere. In questo modo le persone si muovono all’interno della struttura, ci sono meno spazi dedicati al singolo e più aree aperte che favoriscono creatività e collaborazione. Sono state previste, inoltre, meeting room per le riunioni, focus room per gli incontri virtuali o one-to-one, phone boots per la gestione di phone call o skype meeting e silent room per chi cerca la massima concentrazione.

Mars punta al lavoro flessibile

Molto aggressivo il piano di Mars, che ha eliminato i sistemi di timbratura, inserito l’orario flessibile, dotato tutto il personale di laptop e iPhone di ultima generazione con accesso a qualunque sistema aziendale. Smart Working vuol dire molto di più che telelavoro: è una vera e propria strategia di business che snellisce le procedure per restituire tempo alle persone. L’obiettivo è di far lavorare bene le persone, semplificando i processi operativi e potenziando gli strumenti informatici: tutto questo equivale a investire sulla qualità del lavoro per raggiungere risultati di business migliori.

Stretch your time e Stretch your space in Benetton

A Treviso, in casa Benetton lo Smart Working è partito nel 2016 e coinvolge oggi circa 800 persone, che hanno l’orario flessibile di un’ora e mezzo. Il lavoro agile è declinato in due modalità: Stretch your time: un modello che introduce maggiore elasticità nella gestione degli orari e delle timbrature e Stretch your space, che introduce la possibilità di lavorare da remoto, un giorno a settimana con l’obiettivo di implementare una nuova modalità di gestione delle persone basata su una fiducia reciproca maggiore e orientata al raggiungimento dei risultati.

ENI, un accordo di successo

Il colosso italiano ENI deciso di puntare sullo Smart Working per i propri dipendenti alla luce degli ottimi risultati ottenuti da una prima fase sperimentale dedicata alla neo genitorialità. Si tratta di un tipo di accordo basato sui modelli di partecipazione e condivisione che ha riscosso molto successo tra dipendenti e datori di lavoro al punto che verrà esteso gradualmente anche ai colleghi non neo genitori. Per lo smart worker la nuova organizzazione del planning lavorativo dovrebbe essere di un giorno a settimana in condizioni normali e di 2 giorni a settimana per la durata complessiva di 12 mesi per chi è affetto da patologie gravi. Nel lavoro smart è previsto l’obbligo di rispettare le fasce orarie precedentemente definite dagli accordi sindacali che riguardano le sedi di lavoro, ma con l’aggiunta della flessibilità di un’ora in modo da poter conciliare i tempi lavorativi con le esigenze personali.

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