Con la sottoscrizione di tutte le Parti sociali, si è concluso il percorso di condivisione delle linee guida per la terza edizione della Dote Unica Lavoro, consolidato strumento delle politiche attive di Regione Lombardia sul lavoro, che ha ispirato l’architettura e il funzionamento degli strumenti nazionali Garanzia Giovani e Assegno di Ricollocazione.
L’avviso comune con le parti sociali conferma i suoi tratti caratteristici di misura universale, aperta a tutti i disoccupati, che attraverso indici personalizzati di profilazione vengono raggruppati in fasce di bisogno d’aiuto.
Più precisamente, ciascun disoccupato sarà profilato principalmente sulla base della sua distanza dal mondo del lavoro e del genere (è statisticamente provato che il genere, incrociato con titolo di studio ed età rivela differenze nella possibilità di trovare lavoro): avrà così la possibilità di accedere a panieri diversificati di servizi d’orientamento, formazione e inserimento lavorativo, corrispondenti al suo effettivo bisogno.
Viene inoltre confermato il principio di libera scelta, da parte delle persone, di un operatore pubblico o privato presso cui fruire dei servizi di ricollocazione, a conferma della pari dignità riconosciuta da Regione Lombardia a tutti i suoi operatori accreditati.
Dote Unica Lavoro: rafforzamento dei meccanismi di premialità
Non mancano però le novità, principalmente finalizzate a rafforzare i meccanismi di premialità degli operatori direttamente collegati alla loro capacità di assicurare l’inserimento lavorativo dei disoccupati nel mercato del lavoro. In particolare, con la nuova Dote, il rimborso dei servizi di orientamento e di formazione sarà maggiormente subordinato alla stipula di un contratto di lavoro; ugualmente, l’attribuzione delle risorse ai singoli operatori sarà sempre più correlata alla loro capacità di assicurare una significativa efficacia, sempre misurata sulla base dei contratti di lavoro stipulati.
Infine, l’avviso comune prevede l’ulteriore rafforzamento della complementarietà tra le politiche regionali e le politiche nazionali come Garanzia Giovani, l’Assegno di ricollocazione ed il Reddito di cittadinanza, anche attraverso forme di virtuosa integrazione reciproca per garantire servizi alle persone più bisognose di aiuto. La nuova fase partirà a gennaio del prossimo anno e sarà monitorata congiuntamente da Regione e Parti sociali.
Dote Unica Lavoro: sostegno concreto a chi cerca un lavoro
“Con la nuova fase di Dote Unica Lavoro” ha dichiarato l’Assessore a Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli “vengono confermati i principi fondanti del sistema dotale e introdotte novità significative per assicurare il sostegno regionale alle persone che presentano un maggiore bisogno di accompagnamento nella ricerca del lavoro”.
“La nuova fase di Dote Unica Lavoro” ha aggiunto l’Assessore Rizzoli “si pone quindi obiettivi molto ambiziosi: a fronte di nuovi strumenti a livello nazionale e in attesa che il Governo elabori la misura del reddito di cittadinanza come strumento di politica attiva, Regione Lombardia rilancia Dote Unica Lavoro come misura aperta a tutti i disoccupati, sempre più attenta a favorire l’inserimento nel mercato del lavoro delle fasce più deboli, con l’aiuto di operatori accreditati, pubblici e privati”.