Gli occupati lombardi nel 3° trimestre 2018 sono cresciuti di 82mila unità rispetto al livello pre-crisi, e si tratta quasi essenzialmente di donne (+80mila), anche se nell’ultimo anno è la componente maschile ad aver sostenuto la crescita occupazionale. Il tasso di occupazione sale così al 67,1% (dal 66,7% di un anno prima), in linea con l’aumento registrato in tutte le regioni del benchmark nazionale (con un picco in Emilia-Romagna, salita al 69,8% dal 68,7%). Contemporaneamente scende la disoccupazione, che in Lombardia torna per la prima volta dal 2008 sotto al 6%: 5,4%, dal 6,3% di un anno prima. Il calo è generalizzato, ma particolarmente accentuato in Emilia-Romagna (al 4,7% dal 6,3% del 3° trimestre 2017).
I dati dell’occupazione in Lombardia
Molti gli altri dati da segnalare per quanto riguarda le tendenze occupazionali in Lombardia.
• La media mensile delle assunzioni effettuate in agosto e settembre si abbassa in misura consistente rispetto ai primi 7 mesi dell’anno: in Italia scende di 200 mila unità (a 473.948 da 673.318), in Lombardia di quasi 30 mila (a 93.676 da 121.228). In entrambi i territori la media mensile recente è inferiore a quella registrata nello stesso periodo del 2017.
• La media mensile delle trasformazioni a tempo indeterminato in agosto e settembre scende rispetto ai primi 7 mesi dell’anno: in Italia diminuisce dalle quasi 40 mila registrate tra gennaio e luglio a 37.377, in Lombardia si abbassa sotto la soglia delle 9 mila (a 8.907, da 9.230).
• Le ore di CIG autorizzate in Lombardia nei primi dieci mesi del 2018 diminuiscono di un terzo rispetto al 2017, principalmente per il significativo calo della Cassa Straordinaria (-40%, rispetto al -27% dell’Ordinaria). Nelle altre regioni benchmark si registra un analogo trend decrescente, più intenso in Veneto (-41%) ed Emilia-Romagna (-50%) grazie ad un ridimensionamento della componente Straordinaria che in queste due regioni ha ormai un peso inferiore rispetto a quella Ordinaria.
• Nel 3°trimestre 2018 le richieste di lavoratori in somministrazione registrano una sensibile contrazione (-37% rispetto a un anno prima), dopo una lunga fase di espansione in atto da fine 2016. La riduzione è comune a tutte le figure professionali, con i tecnici che registrano la maggiore variazione negativa (-63%).