La percentuale di quanti, a 12 mesi dall’ingresso nel mondo del lavoro risultano occupati a tempo indeterminato è, infatti, la seguente: 18% per chi ha avuto accesso tramite lavoro in somministrazione, 13% per chi ha iniziato con un contratto a tempo determinato, 8,8% per i contratti intermittenti e 8,6% per le collaborazioni.
È quanto rileva l’Osservatorio Assolavoro Datalab dai dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal.
Le Agenzie per il Lavoro, inoltre, impiegano stabilmente 10mila persone nelle proprie filiali, altre 59mila hanno un contratto di somministrazione a tempo indeterminato e in un anno effettuano ricerca e selezione per ulteriori 50mila persone assunte direttamente e stabilmente dalle aziende committenti. Da una recente ricerca Ipsos, inoltre, emerge che complessivamente almeno un terzo di chi lavora a termine con le Agenzie poi accede a una occupazione stabile.
I dati sono stati presentati nel corso dell’evento “Posti e Percorsi. Il lavoro tra mappa e territorio” che si è tenuto a Roma il 28 marzo presso il Cnel.
Aumenta il lavoro occasionale, a chiamata e intermittente
“Dall’analisi dei dati post Decreto Dignità emerge che mentre cala la somministrazione di lavoro, aumenta il ricorso a contratti meno tutelanti per il lavoratore” osserva Alessandro Ramazza, Presidente di Assolavoro.
Infatti il saldo tra luglio e dicembre 2018 delle persone occupate in somministrazione è negativo (-39mila), mentre aumentano i contratti meno tutelanti per il lavoratore, ovvero: le prestazioni occasionali (+51 mila luglio-dicembre 2018 rispetto a stesso periodo del 2017); i contratti intermittenti (+ 15mila nel confronto tra i due periodi); e gli stagionali (quasi 11mila in più).
All’evento sono intervenuti Tiziano Treu, Presidente del Cnel, Bettina Schaller, Presidente WEC Europa, la Confederazione Mondiale delle Agenzie di cui Assolavoro è l’espressione italiana, Luca Comodo dell’Ipsos, Roberto Ghiselli, Segretario Confederale Cgil, Mattia Pirulli, Segretario Generale Felsa Cisl e Antonella Pirastu della Uil.
A margine dell’evento è stata lanciata la campagna per una corretta informazione sul ruolo delle Agenzie per il Lavoro: “Le Agenzie per il Lavoro fanno bene il loro lavoro.”