È stato presentato il “Rapporto Annuale dell’attività di Vigilanza in materia di Lavoro e Legislazione Sociale” per l’anno 2018. Si tratta del documento che riepiloga i risultati dell’attività ispettiva svolta dal personale dell’Ispettorato, dell’Inps e dell’Inail, ed evidenzia gli obiettivi raggiunti nei differenti ambiti operativi.
La conferenza si è svolta alla presenza del Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Claudio Cominardi, che si è a lungo soffermato sui risultati ottenuti dell’Agenzia guidata dal generale Leonardo Alestra.
Il tavolo permanente di contrasto al caporalato
In particolare, i controlli eseguiti durante lo scorso anno hanno riguardato i fenomeni di violazione di maggior allarme sociale: il lavoro nero, il caporalato e l’intermediazione illecita. Proprio riguardo al caporalato, il Sottosegretario Cominardi ha ricordato che l’attuale “Governo, tra i suoi primi atti, ha istituito il Tavolo permanente di contrasto al caporalato. Una misura fortemente voluta dal Ministro Di Maio e che, vedendo i dati prospettati, lascia già intravedere un cambio di tendenza”.
Nel 2018, sono state ispezionate 144.163 aziende il 70% delle quali – cioè 98.255 di esse – ha presentato irregolarità. Guardando i settori merceologici, il numero maggior d’irregolarità è stato rilevato nel terziario: 39.082 aziende, seguono l’edilizia con 20.438, l’industria con 6.991 e l’agricoltura con 3.600.
Riguardo al lavoro nero, ne sono stati accertati 42.306 casi, pari a oltre il 40% del totale rilevato di lavoratori irregolari.
Le irregolarità nell’agricoltura
Di rilievo anche il numero dei controlli compiuti per debellare il fenomeno del caporalato in agricoltura. Oltre il 54% delle 7.160 ispezioni effettuate nel 2018 ha portato alla luce irregolarità, pari a un incremento del 4% rispetto al 2017. Grazie all’importante concentrazione delle forze ispettive su questo fronte – in particolare dei militari dell’Arma dei Carabinieri – si è registrato anche il netto aumento del deferimento all’autorità giudiziaria: 229 persone (+220% rispetto alle 94 del 2017), 56 delle quali in stato di arresto, con una casistica concentrata per il 69% nel solo settore dell’agricoltura.
Per quanto riguarda le esternalizzazioni fittizie, infine, gli accertamenti concernenti le irregolarità in materia di decentramento produttivo (appalto, distacco o somministrazione) hanno riguardato complessivamente 10.877 lavoratori.