di Germana Scaglioni* |
Sono tante le novità introdotte nel settore dell’Educazione Continua in Medicina. Se ne è discusso nella due giorni organizzata l’11 e il 12 dicembre a Roma dalla Commissione nazionale per la formazione continua con il supporto di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Nazionali), che ha visto la partecipazione di oltre mille iscritti tra provider e operatori sanitari.
La formazione continua in medicina
L’Ecm è il processo attraverso il quale il professionista della salute si mantiene aggiornato per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale. La formazione continua in medicina comprende l’acquisizione di nuove conoscenze, abilità e attitudini utili a una pratica competente ed esperta. I professionisti sanitari hanno l’obbligo deontologico di mettere in pratica le nuove conoscenze e competenze per offrire una assistenza qualitativamente utile. Prendersi, quindi, cura dei propri pazienti con competenze aggiornate, senza conflitti di interesse, in modo da poter essere un buon professionista della sanità.
Un nuovo manuale di accreditamento
L’avvio del Programma nazionale di Ecm nel 2002, in base al D.Lgs 502/1992 integrato dal D.Lgs 229/1999 che aveva istituito l’obbligo della formazione continua per i professionisti della sanità, ha rappresentato un forte messaggio nel mondo della sanità. La nuova fase dell’Ecm contiene molte novità e si presenta quale strumento per progettare un moderno approccio allo sviluppo e al monitoraggio delle competenze individuali.
Tra le novità va segnalata la pubblicazione del nuovo Manuale nazionale di accreditamento per l’erogazione di eventi Ecm, che definisce requisiti minimi e standard di accreditamento dei provider e della disciplina generale degli eventi Ecm e contiene le specifiche procedure operative relative a tali procedimenti.
Il Manuale è entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2019 per le Regioni che non hanno adottato un proprio manuale regionale, mentre per le altre regioni, fatta salva la possibilità di adottare manuali regionali secondo le procedure di cui all’art. 47 dell’Accordo Stato-Regioni del 2017, le disposizioni del manuale nazionale dovranno essere recepite entro il 30 giugno 2019.
Elevare la qualità dell’offerta formativa
In un’intervista al Quotidiano Sanità Francesco Bevere, direttore generale di Agenas, ha così commentato: “Questa due giorni ha concluso un triennio di innovazione e ammodernamento del settore dell’Ecm fortemente voluto dalla Commissione nazionale per la formazione continua, con il supporto di Agenas. Sono state introdotte novità determinanti: razionalizzazione e semplificazione delle regole, incremento dei controlli sugli eventi in nome della trasparenza, realizzazione di percorsi formativi tarati sul fabbisogno di conoscenza di ciascun operatore sanitario.
Con l’unica finalità di elevare la qualità complessiva dell’offerta formativa. Insomma, si è lavorato sulla capacità di incidere sui comportamenti degli operatori del sistema attraverso una formazione sempre più adeguata e rispondente alle aspettative e all’esercizio professionale quotidiano, per migliorare le prestazioni professionali e, di conseguenza, l’offerta di salute per i cittadini. La strada della misurazione e del monitoraggio della qualità dell’Ecm è tracciata e, come per gli altri aspetti del nostro Ssn, sarà l’asset principale per disegnare il servizio sanitario dei prossimi decenni”.
Luca Coletto, sottosegretario alla salute e presidente di Agenas, ha aggiunto: “La grande adesione conferma che i professionisti sanitari che operano sul campo hanno piena consapevolezza che l’aggiornamento continuo genera informazione, diffonde cultura e soprattutto migliora la qualità delle performance sanitarie. La formazione è sempre più vissuta come fattore strategico e insostituibile per essere al passo con una sanità in continua evoluzione. È un patto con la modernità che non si può mancare”.
Al servizio di un sistema integrato e solidale
La formazione continua nel settore della salute dà un ulteriore impulso al Programma nazionale Ecm quale strumento indispensabile per la programmazione della formazione continua in medicina in Italia. Obiettivo principale, fin dalla nascita del sistema, è stato l’armonizzazione di un sistema che, essendo rivolto all’intero comparto della sanità e a diverse categorie di professionisti, è caratterizzato da esigenze eterogenee.
A tal fine risulta indispensabile, in primo luogo, sistematizzare il più possibile le fonti di cognizione del sistema Ecm, consentendo la pronta e facile individuazione delle regole che interessano i singoli professionisti sanitari e i provider.
La cornice istituzionale e normativa disegnata si pone al servizio di un sistema integrato e solidale tra i diversi livelli territoriali di governo del sistema Ecm, omogeneo su tutto il territorio nazionale, che aspira alla chiara ripartizione dei rispettivi compiti istituzionali. L’intento è quello di lavorare sulla capacità di incidere sui comportamenti degli operatori del sistema attraverso una formazione sempre più adeguata e rispondente alle aspettative e all’esercizio professionale quotidiano per migliorare le prestazioni professionali e di conseguenza l’offerta di salute per i cittadini.
* Germana Scaglioni è legale rappresentante di Arbra Service, società leader nella formazione nel settore sanitario e socio sanitario