Incontriamo Silvano Meloni, presidente e fondatore di Readytec, in un prestigioso hotel di Bologna a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria della città felsina. L’orologio della stazione è fermo, perennemente, alle ore 10:25 per ricordarci una delle pagine più buie della prima repubblica con data 1980. Da un certo punto di vista, un ossimoro se confrontato con lo stesso periodo temporale di successo ad alta velocità dell’azienda con sede in Toscana. “Nasciamo nel 1980 come concessionari Olivetti al fine di promuovere tutti i servizi alle imprese offerti dall’industria di Ivrea, ai tempi pioniera nel mondo dell’informatica, ma in grado di coprire ogni esigenza che un’azienda potesse avere: dai mobili per l’ufficio fino ai primissimi computer” ci spiega Meloni.
Quindi siete un distributore?
Con i miei soci il progetto iniziale, che avevamo come modello, era quello di produrre del software (a Chiusi, fantascienza) per il mondo della farmacia, vestendo talvolta l’hardware che fornivamo: si partiva da un’idea dopo un’attenta analisi per poi realizzare un prodotto con un potenziale interesse orizzontale, fino poi a seguirne la distribuzione. Un metodo alla Henry Ford. Tutto questo, con la difficoltà di lavorare in un mercato, quello della programmazione, che ai tempi non aveva un “riferimento” preciso; lacuna poi colmata dalla “Big Blue” di Arkmon nota come Ibm che, nel 1982 con l’introduzione del sistema operativo MS-Dos prodotto da Microsoft, definì finalmente uno standard internazionale.
Da Olivetti a Ibm. Ci racconti.
Nella seconda metà degli anni ‘80, iniziarono i primi problemi della azienda piemontese. Vero anche che per noi non era assolutamente cambiato il modello di impresa che ci aveva e ci ha sempre caratterizzato come impostazione: offrire al mercato soluzioni allargate coprendo qualsiasi esigenza del cliente, con divisioni e competenze specifiche organizzate all’interno della nostra società. Continuammo a sviluppare software verticali integrando però prodotti in distribuzione, diventando a tutti gli effetti un System Integrator e, contestualmente, allargando la nostra penetrazione sia geografica sia dei mercati a cui rivolgerci: non più solo le farmacie, ma anche il mondo della moda e dei calzaturifici, sempre con un’impronta verticale e di customizzazione del prodotto/servizio.
Quando inizia il sodalizio con TeamSystem e come si è sviluppato negli anni?
Direi concretamente nel 1988. È proprio in quegli anni che iniziamo a toccare concretamente il mercato degli studi professionali e delle Pmi ma, pur allargando la gamma dei prodotti offerti, sempre in una logica da System Integrator. Quello che ci differenziava da altri partner TeamSystem era, ed è soprattutto oggi, il voler formare all’interno della nostra azienda dei consulenti dedicati al fine di permetterci di offrire a un cliente, azienda o studio professionale, un servizio chiavi in mano. Il tutto tramite una suite di prodotti pressoché completa: dalla rilevazione presenze fino alla più “complessa” area privacy e Gdpr.
TeamSystem rappresenta quindi per voi molto più di un partner.
Per capire il nostro legame con TeamSystem, basti pensare che recentemente una nostra società (ndr: la Evols srl, azienda di 45 dipendenti specializzata nel software per l’ospitalità e la ristorazione) è stata da loro acquistata al 51%, ma la gestione e il management è ancora oggi totalmente targato Readytec. Questo però ci ha permesso una migliore penetrazione a livello nazione e soprattutto internazionale, dove i grandi gruppi alberghieri la fanno da padrone.
Readytec oggi. Ci fornisca una fotografia aggiornata.
Readytec spa è la capogruppo di una holding di 10 imprese che impiegano oltre 350 persone con 10 sedi in Italia e 10.000 clienti ai quali forniamo con passione un’offerta di valore che comprende software, sistemi informativi, soluzioni web, creazioni app, consulenza, document service, automazione, soluzioni d’arredo e formazione. Grazie a una grande squadra di professionisti Readytec mette a disposizione oltre 180 tecnici specializzati nell’assistenza e nel supporto alla clientela. Inoltre, la nostra rete commerciale ogni giorno lavora per offrire consulenza e innovazione e, insieme al team dell’amministrazione, acquisti, logistica e marketing, formano la forza della nostra azienda. Tutto questo basandoci su un portfolio diversificato e sulla vicinanza al cliente, caratteristiche che da sempre ci hanno contraddistinto.
Un’ultima considerazione sul mercato del lavoro e sui professionisti con cui lavorate.
Sfatiamo un mito: l’innovazione deve essere vista come un “vantaggio” e non come un nemico da combattere. Spesso su questo terreno i nostri ragazzi si scontrano con i professionisti che talvolta non capiscono il vantaggio competitivo che l’innovazione porta o può portare nell’attività dello studio. Per venire incontro anche a questa esigenza è nata SEAP srl, proprio allo scopo di dare assistenza agli studi professionali attraverso consulenza di tipo organizzativo e di controllo di gestione, migliorando la redditività degli studi professionali che sono e devono essere considerati un’azienda.
La neve copiosa che cade ci costringe a chiudere l’intervista a Silvano Meloni per permettergli di tornare a Chiusi in azienda, non prima di un costruttivo confronto in riferimento a quanto l’attuale Governo sta facendo per aiutare il mondo del lavoro. Uscendo dall’hotel i miei occhi si alzano verso l’orologio che indica ancora le 10,25 e penso: “a Chiusi è proibito fermare il tempo”.