10 candeline per RTS

Compleanno importante per l’ente di formazione emiliano. Il bilancio dei primi dieci anni di attività raccontato da Vittorio Basso Ricci, fondatore e direttore della società orientata al servizio per la micro e piccola impresa.

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RTS Piombino Basso Ricci Malla

di Laura Reggiani |

Supportare le imprese, favorendone la crescita e la competitività, sviluppando le competenze aziendali attraverso molteplici strumenti finalizzati a ottimizzare le risorse economiche a disposizione delle imprese.
RTS Vittorio Basso RicciQuesta in estrema sintesi la “mission” di RTS, ente con sede principale a Parma e filiali su tutto il territorio italiano, che dal 2009 promuove la formazione continua, coinvolgendo direttamente migliaia di aziende e seguendole in tutto il processo di formazione e consulenza aziendale, dall’analisi dei fabbisogni aziendali alla rendicontazione finale, realizzando anche piani formativi ad hoc. Vittorio Basso Ricci, amministratore della società, ci ha spiegato in cosa consiste il lavoro di RTS, il modello con cui opera e i progetti a cui sta lavorando, offrendoci anche una visione chiara e competente sul settore della formazione finanziata.

2009-2019. Un bilancio di questi primi 10 anni di attività.

Già dieci anni; solo dieci anni. In effetti è stato un lungo e intenso tragitto quello che abbiamo percorso come RTS prima e Gruppo RTS a partire dal 2014. Dopo 15 anni di esperienza nel settore associativo, nel 2009 la mia strada professionale si è incrociata con quella del Fondo Formazienda, in quel momento appena costituito e in fase di start-up. L’amicizia ventennale che mi legava all’allora presidente e anima del Fondo Enrico Zucchi e la propensione mia e dei miei soci nell’interpretare la formazione come servizio a valore aggiunto da offrire agli iscritti, sono state sicuramente un acceleratore non indifferente. Infatti, già operavamo come centro servizi nell’ambito della formazione: Fse, Regione Lombardia e i primi Fondi Interprofessionali attivi al tempo già da qualche anno avevano catalizzato la nostra attenzione. Ovvio che l’ingresso in campo di un nuovo “Fondo” a noi vicino sia logisticamente (Crema, il cuore della Lombardia) che nelle modalità operative, non poteva lasciarci indifferenti.

Quali sono state le tappe fondamentali che hanno portato RTS a diventare un punto di riferimento per i consulenti del lavoro e le aziende che necessitano di formazione finanziata?

I momenti da ricordare sono molti. Partiamo dal presupposto che in prima battuta RTS nasceva a Parma allo scopo di promuovere solo le opportunità offerte da Formazienda. Quindi, tra i momenti più significativi sicuramente l’ingresso nella società nel 2012 della mia socia (e compagna di vita) Chiara Malla come direttore della formazione prima, e oggi anche responsabile del personale dipendente coinvolto nell’erogazione del servizio. La costituzione nel 2014 del Gruppo RTS con la nascita di RTS Sistema Formazione, grazie alla quale ho potuto confrontarmi con amici imprenditori e professionisti che mi hanno permesso di crescere in dimensioni e competenze. L’accreditamento alla Regione Emilia-Romagna per le attività formative e l’acquisto al 100% di GForm nel 2016, società che faceva la nostra stessa attività ma attraverso il Fondo Fonarcom, già ai tempi riferimento per molti consulenti del lavoro. E nel 2018, il nostro primo accreditamento a Fondimpresa, sicuramente il fondo di riferimento per le imprese più strutturate per dimensioni. E poi, mi permetta, il 2020, un anno che sono certo ci darà grossissime soddisfazioni!

Legge il futuro?

No, non leggo il futuro, ma come RTS stiamo già programmando le attività per il prossimo anno. Anzi, per i prossimi anni! Abbiamo già previsto l’inserimento di nuove figure in organico che ci possano far crescere qualitativamente; stiamo costantemente promuovendo le attività formative promosse dai fondi Formazienda, Fonarcom, Fondimpresa e da qualche mese Fondoprofessioni; stiamo valutando l’acquisizione di altre società che possano permetterci di integrare ulteriormente le nostre competenze e la nostra copertura territoriale. No, non leggiamo il futuro, ma non vogliamo nemmeno aspettarlo passivamente!

Cosa significa fare formazione finanziata? Qual è il modello con cui operate?

Ho sempre sostenuto che “formazione” facesse rima con “responsabilità” e con “etica”. Responsabilità nell’offrire un servizio serio ai nostri clienti, fatto con assoluta attenzione nel rispetto dei regolamenti applicati dai Fondi e dagli organi di controllo. Responsabilità nel rispettare gli impegni presi con tutti gli attori interessati ai processi di erogazione del servizio: le aziende e i dipendenti in aula, i Fondi finanziatori, il personale RTS e i docenti coinvolti; i Consulenti del Lavoro che hanno riposto fiducia in noi segnalandoci le aziende a cui offrire i nostri servizi. Ma, come dicevo anche etica: non solo spendere soldi in formazione. I corsi che noi eroghiamo non sono gratuiti! Sono finanziati! I Fondi, preposti a questo ruolo, pagano la formazione al fine di aumentare o migliorare le competenze dei lavoratori dipendenti. I denari messi a disposizione delle imprese sono assolutamente da considerarsi come “soldi pubblici” e come tali devono essere utilizzati: con etica e responsabilità. Ne va di tutto il sistema. In merito al modello che da dieci anni perseguiamo con successo facciamo parlare i numeri: 100.000 lavoratori iscritti sui due principali Fondi Interprofessionali con cui operiamo (Formazienda e Fonarcom); 17mila aziende aderenti agli stessi e riconducibili al Gruppo RTS; una media di 5,7 dipendenti per azienda; oltre 400 Consulenti del Lavoro coinvolti su tutto il territorio nazionale. Il modello si basa sull’attenzione, sviluppata in 20 anni di esperienza associativa, che ci ha portato a cercare prima e coccolare poi il mercato delle micro e piccole imprese, con una formazione mirata all’insegna del motto: “piccolo è bello”.

Recentemente avete stipulato un accordo con Atena per una partnership operativa sul territorio. Ci può spiegare meglio?

Con Paolo Naoni, presidente e fondatore di Atena, è nata prima una amicizia e poi, più recentemente, una partnership allo scopo di non sovrapporci e soprattutto di condividere le diverse competenze. Inutile e stupido farci la guerra tra competitor, soprattutto per le piccole e medie società di formazione. Atena è decisamente una realtà più grossa di noi con competenze interne, penso ad esempio a tutta la parte di sicurezza e ricerca e selezione del personale, che noi non abbiamo. Al tempo stesso, la nostra conoscenza ed esperienza del mondo legato ai Fondi Interprofessionali, è stata condivisa con il team di Atena; come tutta la piattaforma di comunicazione che gestiamo al fine di sensibilizzare le aziende e i Consulenti del Lavoro a offrire i nostri servizi.

Perché scegliere RTS come partner per la formazione? Cosa vi differenzia dagli altri, molti, player presenti nel settore della formazione?

Non abbiamo l’ambizione di essere o di diventare i più grossi di questo mercato; ed esistono altre decine di aziende che fanno bene come noi e quanto noi le attività formative. Decidere di lavorare con RTS significa dare un senso “emotivo” al servizio della formazione finanziata. Facciamo il nostro lavoro con testa, cuore e pancia. Adottiamo dei controlli che società molto più grandi di noi nemmeno hanno pensato: dagli accordi di fornitura obbligatoriamente firmati dalle aziende coinvolte nei piani che presentiamo, al software di monitoraggio da noi sviluppato per la gestione dei time-sheet di tutte le persone coinvolte negli stessi; dal gestionale consultabile on-line alla rete di professionisti distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Quali altri progetti state portando avanti e su quali nuove iniziative state lavorando?

Come le accennavo, stiamo seriamente valutando la possibilità di integrare all’interno del nostro gruppo nuove società di formazione che possano arricchire sia le nostre competenze sia la nostra copertura territoriale. Anche il progetto “Formazione a data certa”, che proponiamo agli ordini provinciali dei Consulenti del Lavoro in sinergia con Atena, sarà sicuramente uno stimolo a migliorarsi. Avere la certezza per un consulente del lavoro di programmare per i propri clienti una formazione in ambito sicurezza gratuita e certificata con cadenza mensile o bimestrale sarà sicuramente un’arma in più nei processi di fidelizzazione che da sempre ci contraddistinguono.

Da membro attivo della community della formazione finanziata, quali saranno a suo avviso gli sviluppi di questo settore?

Il mondo cambia; il mondo del lavoro cambia; il mondo della formazione cambia. Ma come dice il libro di Neale Donald Walsch, “Quando tutto cambia, cambia tutto”. Probabilmente il numero di società operanti nel settore della formazione, finanziata e non, è fatto di troppi attori. Questo spesso provoca una concorrenza stupidamente agguerrita e una corsa al ribasso della qualità del servizio erogato. E, quando è peggio, ti trovi a competere con società borderline o che giocano a poker (con soldi pubblici) con sette carte. Leggiamo ancora il futuro? Vedo una formazione sempre più di qualità orientata a una specializzazione delle competenze. Vedo l’aggregazione d’impresa, il sano confronto e, perché no, una operativa rappresentanza sindacale a livello nazionale a tutela del settore. Deve essere così, perché è nell’interesse di tutti.

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