CONSULENTI DEL LAVORO | Le novità del Decreto Crisi

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Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è in vigore dal 5 settembre il “decreto crisi”, fatte salve alcune disposizioni per i riders.

Il d.l. n. 101/2019 introduce al Capo I disposizioni di tutela dei lavori della gig economy, dei lavoratori precari, socialmente utili, di pubblica utilità e con disabilità, nonché norme volte a consentire la piena attuazione delle procedure connesse al riconoscimento del reddito di cittadinanza. Dedicato invece alle crisi industriali il Capo II.

Le norme per i riders

In particolare, modificando il d. lgs. n.81 del 2015 di attuazione del Jobs Act, il decreto estende ai lavoratori che offrono prodotti e servizi mediante piattaforme digitali le norme sui co.co.co., mentre per i soli riders vengono introdotte anche specifiche disposizioni in materia retributiva.

Il corrispettivo potrà infatti essere determinato in base alle consegne effettuate purché in misura non prevalente e a condizione che, per ciascuna ora, il lavoratore accetti almeno una chiamata; i ccnl potranno definire schemi retributivi modulari e incentivanti.

Estesa a questa categoria anche la copertura assicurativa obbligatoria contro infortuni e malattie professionali. Le disposizioni sui riders si applicheranno decorsi 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Gli iscritti alla gestione separata

Novità anche per gli iscritti alla gestione separata: per accedere all’indennità di disoccupazione Dis-Coll, a quella giornaliera di malattia e di degenza ospedaliera, al congedo di maternità e parentale basterà aver versato solo un mese di contribuzione nell’anno precedente. La misura dell’indennità di degenza ospedaliera è aumentata del 100 per cento e, conseguentemente, è aggiornata l’indennità giornaliera di malattia.

Fra le altre norme del Capo I: l’emergenza occupazionale Anpal Servizi Spa; la validità della DSU ai fini ISEE; LSU e LPU; donazioni al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili.

Risorse per le aree di crisi

Con le disposizioni contenute nel Capo II: vengono stanziate ulteriori risorse per le aree di crisi industriale complessa delle regioni Sardegna, Sicilia e della provincia di Isernia; si prevedono agevolazioni per determinate imprese di elettrodomestici, energetiche e per l’Ilva; si potenzia la struttura del Ministero dello Sviluppo Economico per le crisi di impresa; si incrementano le tutele dei crediti delle imprese negli appalti pubblici.

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