Se i dati forniti dall’Inail mostrano un costante e sensibile incremento nei luoghi di lavoro di infortuni mortali e di malattie professionali, è ormai necessario, a distanza di più di dieci anni dall’emanazione del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), chiedersi quale sia lo stato di salute della normativa su questo delicato tema.
Anche perché sono numerosi i ritardi che ne hanno contrassegnato l’applicazione e sembra ancora distante (mancano diversi decreti attuativi) una sua completa attuazione. Ma a chi compete, a livello istituzionale, l’applicazione e il monitoraggio sull’attuazione della legislazione attinente alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro?
Le funzioni del Ministero del Lavoro e il Segretariato Generale
Per rispondere a questa domanda ci soffermiamo sulle funzioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha, tra i suoi tanti compiti, anche l’applicazione e il monitoraggio della legislazione su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per entrare più nel dettaglio delle strutture con compiti in materia di salute e sicurezza dobbiamo innanzitutto fare riferimento al Segretariato Generale. Infatti, il Segretario Generale del Ministero, come stabilito dal Dpr n. 57/2017, “assicura il coordinamento e l’unità dell’azione amministrativa, provvede all’istruttoria per l’elaborazione degli indirizzi e dei programmi del Ministro, coordina gli uffici e le attività del Ministero”. E al Segretariato Generale fanno riferimento varie Direzioni (si veda riquadro).
Le competenze della Direzione Generale
Quali sono le competenze in materia di salute e sicurezza di questa Direzione Generale? Come indicato nel Regolamento di organizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in vigore dal 20 maggio 2017, sono diverse le competenze della Direzione Generale e alcune riguardano direttamente e indirettamente la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
La Direzione Generale:
• cura l’applicazione e il monitoraggio sull’attuazione della legislazione attinente alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
• cura il monitoraggio sulla consistenza dei dati organizzativi, a livello nazionale, delle organizzazioni sindacali nel settore privato per tutte le finalità previste dalla normativa in vigore;
• gestisce la Commissione di certificazione dei contratti di lavoro e cura la tenuta dell’albo delle università abilitate alla certificazione e svolge attività di monitoraggio sulle attività delle commissioni di certificazione dei contratti di lavoro presenti sul territorio nazionale;
• cura l’attuazione della disciplina ordinamentale per lo svolgimento della professione di consulente del lavoro;
• cura la relazione annuale sull’attività di vigilanza in materia di trasporti su strada;
• presiede e gestisce la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro;
• promuove e diffonde gli strumenti di prevenzione e le buone prassi in materia di informazione e comunicazione, anche d’intesa con le altre amministrazioni competenti, concernenti la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
• assicura il supporto tecnico-amministrativo per la gestione del Fondo speciale infortuni e del Fondo vittime gravi infortuni sul lavoro, nonché per le attività promozionali destinate alle piccole e medie imprese e agli istituti di istruzione primaria e secondaria;
• cura la gestione del diritto di interpello.
I commenti della Direzione Generale
Riprendiamo, infine, alcune indicazioni fornite al giornale PuntoSicuro, in una intervista realizzata durante il Festival del Lavoro 2019, dal dottor Romolo de Camillis, Direttore Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali.
Riguardo ai ritardi nell’attuazione del Testo Unico, de Camillis ricorda che il decreto legislativo risente di una impostazione che dieci anni fa era prevalente, cioè quella di declinare all’interno di un testo normativo “principale” una serie di principi e di punti fermi, la cui declinazione veniva demandata a provvedimenti attuativi di dettaglio. Un impianto che negli anni ha mostrato alcuni limiti, perché ci si è accorti che la realizzazione di questi provvedimenti attuativi incontra spesso enormi difficoltà.
Concludiamo riprendendo alcune anticipazioni, fornite dal Direttore Generale, sul futuro riassetto della normativa in materia di formazione alla sicurezza anche in relazione alla possibilità della “unificazione” dei
tanti Accordi Stato-Regioni in materia. Probabilmente si lavorerà su questo tema nei prossimi mesi, all’interno della Commissione consultiva, cercando un percorso normativo non troppo a lungo e in grado di dare risposte efficaci e tempestive.
* Articolo realizzato in collaborazione con PuntoSicuro, dal 1999 il primo quotidiano online sulla sicurezza.
Le Direzioni che fanno riferimento al Segretariato Generale
• Direzione Generale per le politiche del personale, l’innovazione organizzativa,
il bilancio – Ufficio Procedimenti Disciplinari
• Direzione Generale dei sistemi informativi, dell’innovazione tecnologica, del monitoraggio dati e della comunicazione
• Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali
• Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e della formazione
• Direzione Generale per le politiche previdenziali e assicurative
• Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale
• Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione
• Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese
La Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali si articola a sua volta in sei divisioni:
• Divisione I – Bilancio, programmazione e gestione amministrativo-contabile delle risorse finanziarie. Disciplina ordinamentale della professione di consulente del lavoro. Affari generali
• Divisione II – Affari europei ed internazionali
• Divisione III – Tutela e promozione della salute e sicurezza sul lavoro
• Divisione IV – Diritti sindacali e rappresentatività, contrattazione collettiva
e costo del lavoro
• Divisione V – Disciplina del rapporto di lavoro e pari opportunità
• Divisione VI – Controversie di lavoro