Vittoria Assicurazioni: quando successo fa rima con persone

«Investire nelle persone con una visione di lungo periodo». Stefano Zanetto, direttore del personale di Vittoria Assicurazioni, ci parla di welfare aziendale, benessere sul lavoro, valorizzazione delle differenze e formazione continua.

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Palazzo Vittoria Assicurazioni_P.zza Portello_Milano

di Laura Reggiani |

Società indipendente costituita a Milano nel 1921, Vittoria Assicurazioni opera nel campo assicurativo per la tutela delle persone, delle famiglie e delle aziende, attraverso una capillare organizzazione commerciale.

Da sempre la compagnia considera la qualità e la professionalità dei propri collaboratori e della propria rete distributiva come un fattore strategico fondamentale per raggiungere i risultati pianificati e, in quest’ottica, è costantemente impegnata nel miglioramento del benessere professionale e personale dei propri dipendenti.

Stefano Zanetto_Direttore del Personale_Vittoria AssicurazioniCome ci spiega Stefano Zanetto, che dal 2017 gestisce le risorse umane di Vittoria Assicurazioni, “la società, fin dalla sua fondazione, ha stabilito un legame forte con i suoi collaboratori, segno della volontà di investire sulle persone con una visione di lungo periodo, fornendo loro una preparazione professionale solida e adatta sia per la posizione attuale che futura. I campus per i neoassunti, i percorsi tecnici, i progetti di sviluppo organizzativo, sono solo alcune delle attività che Vittoria ha progettato e realizzato pensando non solo al presente, ma anche al futuro dell’azienda e delle persone che in essa lavorano”.

L’ambito delle Risorse Umane è interessante ma complesso. Quali competenze professionali e quali caratteristiche personali deve possedere chi svolge la sua professione?

La gestione delle risorse umane è un lavoro complesso, molto affascinante e generalista che richiede però anche competenze trasversali. Chi svolge la mia professione deve conoscere prima di tutto gli aspetti tecnici, amministrativi e legali relativi del settore, ma non solo. È richiesta infatti anche la comprensione delle dinamiche organizzative, sociologiche, psicologiche e comportamentali. Inoltre, operando in organizzazioni complesse, bisogna anche possedere competenze manageriali.

È infine fondamentale sapere come si organizza e come si rendiconta un progetto formativo, come si gestisce una relazione sindacale con le parti sociali, come si imposta un piano di sviluppo professionale, come si reclutano e si selezionano le persone. Credo che invece la caratteristica personale più importante per gli HR manager sia la sensibilità nei confronti delle persone. Questo significa sapere veramente chi si ha davanti, coglierne i segnali deboli, anticipando quelli che potrebbero diventare punti critici.

Quali sono le principali politiche legate al personale implementate in Vittoria?

Credo che prima di tutto valga la pena sottolineare che tutte le politiche di Vittoria si fondano su due importanti presupposti: “tradizione” e “innovazione”. Tradizione perché in questo secolo di attività abbiamo interiorizzato dei valori profondi, che fanno parte del nostro modo di essere quotidiano e che sono alla base anche della gestione delle nostre risorse umane.

Valori come il rigore professionale, che si traduce in tutte le attività dell’azienda, e che rappresenta un punto di attenzione della nostra formazione, valori come l’etica, che si traduce nella correttezza nei confronti delle persone. Innovazione perché da sempre abbiamo teso al miglioramento di tutto quello che facciamo.

Questo oggi, nell’era del digitale, si concretizza in un sistema informativo che è tra i migliori del settore e in una digitalizzazione delle attività: l’amministrazione del personale è già oggi paperless e tutte le attività vengono svolte in digitale, dalle note spese ai rimborsi sanitari, dal payroll al training.

Recentemente avete firmato il nuovo contratto integrativo che introduce per la prima volta il welfare in azienda. Quali sono i punti alla base dell’intesa? Quali i vantaggi per i dipendenti?

L’intesa, siglata in pochissimi mesi grazie alla collaborazione fattiva di tutte le parti, è motivo di grande soddisfazione sia per l’azienda che per i sindacati, perché garantisce agli oltre 550 dipendenti maggiori benefici in termini di welfare aziendale, previdenza integrativa e assistenza sanitaria. Abbiamo voluto prima di tutto comprendere i bisogni reali e concreti dei nostri collaboratori, per poi offrire loro una risposta effettiva e adeguata alle loro esigenze.

In quest’ottica abbiamo organizzato una survey, che ci ha permesso di conoscere le necessità dei dipendenti e testare la conoscenza delle iniziative di welfare di Vittoria Assicurazioni. Gli elevatissimi tassi di risposta e i risultati dell’indagine ci hanno positivamente sorpreso; i nostri dipendenti si sono dimostrati attenti al futuro, privilegiando richieste concrete, come l’incremento dell’assistenza sanitaria e l’aumento dei fondi pensione, e preferendo tra i diversi flexible benefit la cura dei famigliari, l’assistenza agli anziani e l’istruzione dei figli.

Abbiamo quindi introdotto un piano di welfare che permette ai dipendenti di convertire, parzialmente o totalmente, il premio di produttività in flexible benefit; abbiamo incrementato il contributo al Fondo Pensione che, con un investimento che supera il 6%, si colloca attualmente tra i più alti del comparto assicurativo.

Abbiamo inoltre potenziato l’assistenza sanitaria con un aumento dei massimali relativi alle spese odontoiatriche e mediche, e incluso molteplici servizi aggiuntivi; abbiamo anche migliorato ulteriori aspetti legati a prestiti personali, auto, mutui, buoni pasto e polizze vita. Un risultato che testimonia la volontà di Vittoria Assicurazioni di garantire un futuro stabile e solido alle proprie risorse.

Quali sono le altre iniziative implementate in azienda per migliorare la qualità di vita sul posto di lavoro dei dipendenti?

I benefici offerti dal contratto integrativo si aggiungono alle molteplici iniziative già presenti in azienda volte a migliorare il benessere dei nostri dipendenti. La nostra sede centrale a Milano in zona Portello, in un innovativo complesso caratterizzato da soluzioni tecnologiche ambientali all’avanguardia, offre un ambiente di lavoro molto confortevole. Il palazzo si sviluppa su ampi spazi, è progettato per ospitare fino a 800 persone e dispone di ambienti studiati per il benessere dei lavoratori.

Ad esempio la palestra, una struttura a disposizione di tutti i dipendenti, con attrezzi e corsi sportivi, l’ampia area break interna e un giardino pensile attrezzato dove trascorrere momenti di pausa, un’originale libreria fondata sul concetto del bookcrossing e un campus attivo nei periodi festivi, dedicato ai figli dei dipendenti.

Per rafforzare e consolidare i rapporti interpersonali e per fare squadra, vengono anche organizzati eventi come gli aperitivi in terrazza e la “Vittoria Run”, una manifestazione sportiva che si svolge annualmente.

Pensate anche alla possibilità di implementare dei progetti di Smart Working in azienda?

Per quanto riguarda lo Smart Working siamo attualmente in una fase di riflessione e a tale scopo abbiamo costituito una commissione che sta valutando la possibile implementazione di questo modello.

Lo Smart Working non implica solamente l’adozione del telelavoro, ma, influenzando la cultura aziendale, richiede anche un’adeguata formazione, un percorso di avvicinamento per il personale. In questo momento lo Smart Working non rappresenta per Vittoria una esigenza immediata, ma un aspetto da considerare come eventuale opportunità per i dipendenti.

Quali strategie utilizzate per individuare i talenti da portare in azienda e quali strumenti vi permettono di identificare il miglior candidato?

Siamo consapevoli che una società di assicurazioni per un neolaureato in economia o in giurisprudenza abbia meno appeal di una società di consulenza. Per questo, abbiamo sviluppato e lanciato all’inizio dell’estate un nuovo format, chiamato “Vittoria League”, che attraverso il web e i social, ci permette di effettuare attività di reclutamento e selezione di giovani.

Si tratta di un programma di Talent Acquisition che si ispira alle logiche del calcio. Da qui la divisione in due categorie, esordienti e primavera, due percorsi che si snodano in tappe progressive, ispirate alle dinamiche della gamification, al termine delle quali il candidato sarà scelto o meno per essere “titolare” della “squadra” da mettere in campo.

Il successo delle prime tappe è comprovato dai numeri: in pochi giorni abbiamo ricevuto più di 3.000 click, 300 application e 100 sono i candidati già selezionati per accedere all’ultima tappa, l’assessment. Questo ci permetterà di inserire in azienda tirocinanti e dipendenti con contratto di un anno e di crearci un bacino di utenza di persone già selezioniate e formate che conoscono l’organizzazione e il lavoro svolto in Vittoria.

Quali sono le professionalità e le competenze più ricercate in Vittoria? Esiste un prototipo di dipendente ideale?

Non cerchiamo particolari professionalità o competenze, ma riteniamo importanti le capacità di analisi e di approfondimento. Essere in grado di analizzare e studiare accuratamente le situazioni, di concentrarsi ed essere perseveranti, sono abilità sempre più difficili da trovare.

Anche la predisposizione al team, la capacità di lavorare insieme agli altri e di contribuire attivamente al lavoro di gruppo è una caratteristica che ricerchiamo tra i candidati.

Come vengono valorizzate in Vittoria Assicurazioni le differenze generazionali?

Il turnover nella nostra azienda è da sempre molto basso e le persone che entrano in Vittoria raramente la lasciano. Questo ha fatto sì che oggi in azienda convivano ben quattro diverse generazioni, dai Baby Boomer ormai vicini ai 60 anni ai nativi digitali della Generazione Z.

Crediamo fortemente nell’integrazione delle nostre risorse, soprattutto dal punto di vista generazionale. Per questo motivo abbiamo previsto diverse attività che non solo  favoriscono la comunicazione e il dialogo ma che consentono anche uno scambio continuo di informazioni e opinioni.

Nel corso degli anni Vittoria Assicurazioni ha sviluppato percorsi formativi di successo. Come sono strutturati, a chi si rivolgono e quali sono le modalità formative utilizzate?

Crediamo molto nella valorizzazione e nella crescita delle risorse umane e questo, negli anni, si è concretizzato in percorsi formativi qualitativi e di successo. Tutti i progetti in Vittoria sono strutturati e organizzati secondo le logiche del bottom up: ogni percorso impegna una popolazione aziendale mirata, evolve in un arco di tempo definito e ha come obiettivo finale lo sviluppo di un progetto concreto e di reale interesse.

Tra gli obiettivi vi sono l’integrazione in una società fondata su valori profondi, l’acquisizione di ulteriori competenze e capacità e il team building per rafforzare la comunicazione, la collaborazione e la fiducia tra i dipendenti.

Tra i progetti di maggior successo posso citare il Campus Vittoria, l’Agile Project Management e il Laboratorio di Tutoring. Il “Campus Vittoria”, inaugurato nel 2014, è un programma trasversale di due anni dedicato a tutta la popolazione più giovane dell’azienda, che può essere sintetizzato in due parole: integrazione e team building.

Oltre ad accrescere determinate competenze e capacità professionali, i partecipanti hanno l’opportunità di conoscere e comprendere in modo più approfondito e concreto l’identità di Vittoria e condividere l’esperienza per creare un senso di identità e appartenenza sempre più forte.

Il progetto è stato affiancato nel 2017 da “Agile Project Management”, un percorso formativo più breve di soli sei mesi, aperto a tutti i dipendenti senza vincoli di età e ruolo. Nella conduzione dei progetti i partecipanti sono seguiti da un tutor, proveniente dal “Laboratorio di Tutoring”, che oltre a trasmettere conoscenze e competenze, deve essere guida e garante dei processi. Questi percorsi formativi ad oggi hanno coinvolto il 38,6% dei dipendenti con la presentazione di 33 progetti, di cui 26 conclusi e ben 7 in corso.

La Digital Transformation sta coinvolgendo tutte le imprese. Come si sta muovendo Vittoria per aumentare le competenze digitali dei collaboratori?

In Vittoria Assicurazioni abbiamo scelto di procedere a piccoli passi, in modo naturale, favorendo la diffusione di conoscenza, l’adozione di nuovi strumenti e penetrando nei meandri dell’organizzazione attraverso il meccanismo della contaminazione. Da qui l’ideazione di percorsi di formazione mirati, pensati e realizzati per offrire un servizio personalizzato e di alto livello a target di popolazione specifici. Obiettivo comune dei percorsi è senza dubbio l’essere acceleratori di acquisizione di competenze.

Quali sono i progetti che impegneranno la direzione delle risorse umane di Vittoria Assicurazioni nei prossimi anni?

I progetti che ci impegneranno nei prossimi anni sono volti all’innovazione tecnologica e alla maggiore vicinanza ai dipendenti attraverso il continuo ascolto delle loro esigenze. Un approccio volto a offrire alla popolazione della società servizi sempre più innovativi, adatti alle loro necessità e a favorire una migliore conciliazione tra vita lavorativa e vita privata.

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