Malgrado l’Italia sia stata tra le prime nazioni europee a mettere al bando l’amianto e ad emanare norme tecniche per la tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita, la presenza di fibre di amianto può considerarsi ancora un’emergenza nazionale. In Italia sono presenti diversi milioni di tonnellate di amianto e le bonifiche, attività con elevati rischi per i lavoratori, procedono lentamente.
Per fornire alcune indicazioni per la prevenzione, nei luoghi di lavoro e di vita, dei rischi correlati alla presenza di amianto, ricordiamo alcuni documenti pubblicati in questi ultimi anni dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
La presenza nelle scuole
Nel 2014 l’Inail ha pubblicato un factsheet – “Amianto nelle scuole” – che si sofferma sul tema dei rischi e della prevenzione relativa alla presenza di amianto nelle scuole. Il documento ricorda che il dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, è tenuto ad assolvere tutti gli obblighi previsti dall’art.18 del D.Lgs. 81/2008 e ha anche la responsabilità e il dovere di richiedere all’Ente proprietario dell’immobile la verifica e il monitoraggio del rischio amianto, nonché l’eliminazione dello stesso tramite bonifica.
I rifiuti contenenti amianto
Un aspetto importante della lotta all’amianto riguarda il momento in cui i rifiuti che contengono fibre di amianto sono avviati allo smaltimento in discarica.
Riguardo al tema dei rifiuti nel 2015 è stato prodotto dall’Inail (DIT) il documento “Classificazione e Gestione dei Rifiuti Contenenti Amianto. Istruzioni operative Inail ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di vita”. Mentre nel 2013, riguardo allo smaltimento in discarica, l’Inail ha aggiornato un documento dal titolo “Mappatura delle discariche che accettano in Italia i Rifiuti Contenenti Amianto e loro capacità di smaltimento passate, presenti e future”.
Sono ancora molte le tubazioni in cemento amianto presenti sul territorio nazionale, tubazioni che sono state impiegate in passato, oltre che per la costruzione di impianti industriali, anche per la realizzazione di reti di servizio (acqua, fognature, comunicazioni, gas, ecc.).
A prospettare idonee istruzioni per la loro rimozione è il documento, prodotto nel 2019 dall’Inail (DIT), “Rimozione in sicurezza delle tubazioni idriche interrate in cemento amianto. Istruzioni operative Inail per la tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita”. L’obiettivo è quello di “integrare e armonizzare le procedure di intervento e sicurezza finora adottate a scala nazionale, indicando un criterio di pianificabilità, riproducibilità ed omogeneità di intervento”.
La sicurezza nelle attività di bonifica
Concludiamo questa presentazione ricordando la pubblicazione, sempre da parte dell’Inail, di due diversi factsheet del 2018.
Il documento “Bonifica dei materiali contenenti amianto in matrice friabile” fornisce indicazioni operative su come intervenire in caso di presenza di materiali contenenti amianto (MCA) friabili. Mentre il documento “La bonifica delle coperture in cemento amianto” si sofferma, con particolare attenzione sulle coperture in cemento amianto, sui materiali MCA in matrice compatta, che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici.