a cura di Cleopatra Gatti |
Il timore che le nuove tecnologie possano distruggere il lavoro è vecchio quanto il capitalismo, ma, fin dai tempi dei luddisti, è sempre stato smentito dalla storia.
Nelle rivoluzioni industriali degli ultimi tre secoli, per ogni posto di lavoro cancellato l’innovazione ne ha sempre creati di nuovi, e spesso più dignitosi. Questo libro, vincitore del Financial Times and McKinsey Business Book of the Year Award, dimostra che oggi non è più così. Nell’epoca dell’automazione diffusa, delle tecnologie dell’informazione e dell’intelligenza artificiale, i dati suggeriscono che sono stati creati meno posti di lavoro di quelli usurpati dalle macchine. Sono pronti a una diffusione massiccia software in grado di scrivere autonomamente una cronaca sportiva o di comporre squisite melodie; cuochi-robot che preparano pasti in modo igienico e con grande inventiva; congegni più precisi e accorti di qualunque medico nell’interpretare una cartella clinica; veicoli a guida autonoma; stampanti 3D capaci di erigere in poche ore un edificio abitabile.
Siamo già ben oltre la robotizzazione dell’industria e dei lavori più monotoni: le macchine intelligenti stanno trasformando tutti i settori dell’economia, rivelandosi più efficienti e produttive degli esseri umani. E così, oltre al lavoro in fabbrica, sono a rischio anche gli impieghi più qualificati: se un tempo l’istruzione e l’impegno garantivano il successo, oggi non bastano più per accedere a una fonte di reddito adeguata.
Perché leggerlo
Martin Ford, imprenditore della Silicon Valley che opera nel campo dell’intelligenza artificiale, offre una lettura tecnologica dei mali economici del nostro tempo: fenomeni come la grande recessione, l’indebitamento crescente, il ristagno dei salari, la disoccupazione di lungo termine, la disuguaglianza dei redditi hanno a che fare con l’accelerazione del progresso tecnico.
Cosa ha detto
“Nei prossimi anni assisteremo a benefici sorprendenti per tutta l’umanità. I recenti progressi dell’intelligenza artificiale e della robotica ci fanno immaginare che nei prossimi decenni assisteremo ad avanzamenti stupefacenti; queste innovazioni tecnologiche renderanno certamente più efficiente e meno costosa la produzione di beni e servizi di tutti i tipi, ma si concretizzerà anche il rischio di una disoccupazione di massa. Servono quindi nuove politiche sociali per affrontare questa sfida, come l’implementazione di misure innovative come il reddito di cittadinanza universale”.
Titolo Il futuro senza lavoro
Accelerazione tecnologica e macchine intelligenti. Come prepararsi alla rivoluzione economica in arrivo.
Autore Martin Ford
Editore Il Saggiatore, 2017
Argomento Economia