di Laura Reggiani |
L’allungarsi della vita delle persone e il cambiamento delle loro esigenze hanno portato a un’evoluzione del concetto di salute, intesa non più solo come assenza di malattia, ma come un completo stato di benessere psico-fisico. Per contro, il Sistema Sanitario Nazionale si ritrova spesso in difficoltà nel fornire risposte adeguate alle necessità dei cittadini, in termini di cure, spese e tempi di attesa. Tutto questo porta l’assistenza sanitaria “privata” ad avere un ruolo sempre più importante, come dimostra il sempre più frequente ricorso all’assistenza sanitaria integrativa, una nuova forma di tutela a disposizione dei cittadini.
Welfare aziendale: mirare alla sanità integrativa
Il ricorso alla sanità privata riguarda il singolo, che può stipulare polizze e contratti in autonomia, ma anche la collettività, attraverso i Ccnl o gli ordini professionali e le aziende. In quest’ultimo caso, le prestazioni di assistenza sanitaria integrativa rientrano tra i benefit offerti dal datore di lavoro ai dipendenti. La sanità integrativa e, in particolare, il sostegno alle spese sanitarie dei dipendenti e dei loro familiari attraverso l’adesione a fondi sanitari o il ricorso a soluzioni assicurative, risulta infatti il principale servizio inserito nei piani di Welfare Aziendale.
I Fondi sanitari integrativi sono soggetti senza scopo di lucro in larga parte istituiti attraverso la contrattazione collettiva che hanno come finalità la copertura parziale delle spese sanitarie sostenute dai cittadini iscritti. Possono operare in base a un modello di autogestione, assumendosi in proprio il rischio conseguente alla copertura delle spese sanitarie o attraverso un modello assicurativo, ovvero esternalizzando a una compagnia assicurativa la copertura delle spese e la gestione operativa.
Coprire le spese sanitarie grazie ai Fondi sanitari integrativi
Recenti stime relative al valore della sanità integrativa nel nostro Paese evidenziano che a fronte di una spesa sanitaria complessiva di circa 154 miliardi di euro, 114 miliardi vengono spesi dalla sanità pubblica, 33,9 miliardi sono invece le spese sanitarie private sostenute direttamente dai cittadini, mentre equivalgono a 5,8 miliardi di euro le spese sanitarie private rimborsate dai Fondi.
Per quanto riguarda invece la copertura sanitaria della popolazione italiana, si parla di 13,2 milioni di persone coperte dalla sanità integrativa: di questi 6 milioni sono coperti dai Fondi sanitari contrattuali, 4,9 milioni dalle polizze collettive e 2,3 milioni dalle polizze individuali. Sono invece ben 47,3 milioni le persone che non usufruiscono della sanità integrativa.
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