Promuovere la cultura della formazione nelle imprese è, come ha spiegato il presidente Andrea Cafà, uno degli obiettivi di Fonarcom, il Fondo che punta sull’innovazione e sullo sviluppo delle nuove competenze digitali richieste dalle imprese.
Presidente Cafà, qual è il ruolo dei fondi interprofessionali in un contesto sempre più digitale come quello attuale?
Se guardiamo agli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’Agenda 2030, garantendo e promuovendo opportunità di apprendimento continuo e di qualità per tutti, i fondi come Fonarcom sono alla base del sostegno a una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, per la piena occupazione, la riduzione delle disuguaglianze, la garanzia di modelli di produzione e consumo sostenibili e la promozione dell’innovazione.
Infatti, contrariamente a quanto accadeva fino a poco fa, la cultura della formazione si sta imponendo come leva strategica per lo sviluppo e la crescita aziendale. L’affermarsi delle nuove tecnologie sta già avendo importanti impatti sulle dinamiche economiche e sociali, sui processi produttivi, sull’interazione tra l’uomo e la macchina, e in estrema sintesi, su conoscenze, competenze e abilità ricercate nel mondo del lavoro. Fonarcom, il Fondo creato dalle parti sociali Cifa e Confsal, ha l’obiettivo di promuovere la cultura della formazione nelle imprese, una formazione aperta a tutti.
Per creare questo ecosistema dell’apprendimento non possiamo che puntare sull’innovazione. È impensabile immaginare ancora un sistema basato solo su registri cartacei e formazione d’aula. In virtù del nuovo accordo interconfederale firmato da Cifa e Confsal, che pone il lavoratore al centro dell’intero sistema produttivo, il nuovo sistema promosso da Fonarcom sostiene la crescita personale e professionale della persona attraverso approcci e metodi rinnovati, come la formazione a distanza, l’e-learning, il blended learning. Così facendo, contribuiamo a ridurre il “Digital Divide”.
Dunque i fondi hanno un ruolo importante?
Certo, i fondi hanno un ruolo fondamentale, soprattutto nel ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro attraverso il finanziamento della formazione continua. Immaginiamo, come metafora della nostra carriera professionale, di dover correre una gara di Formula 1. Dopo un tot di giri le nostre gomme andranno cambiate ed è qui che entra in gioco il ruolo dei fondi come Fonarcom.
Tuttavia, è necessario che lo stesso sistema delle relazioni industriali cambi e si rinnovi. Se la formazione è lo strumento cardine per giungere a un costante adeguamento delle competenze e per garantire elevati standard di produttività e competitività aziendale, un esempio virtuoso può essere il lavoro del Centro Studi InContra sui Ccnl. Collaborando con il Dipartimento di Management dell’Università La Sapienza di Roma, il Centro Studi ha elaborato un nuovo sistema di classificazione del personale per competenze, superando la tradizionale logica di gestione per mansioni.
Valorizzare le competenze
Questo passaggio andrà a vantaggio sia delle imprese, che potranno valutare in maniera più efficace le risorse umane attuali e potenziali, sia dei lavoratori, le cui competenze saranno progressivamente valorizzate, anche attraverso il meccanismo dello “scatto di competenza”. In questo modo, InContra si è fatto promotore di una valorizzazione professionale in grado di garantire la realizzazione di migliori performance aziendali, di accordare e coordinare i diversi ruoli, di valorizzare e sviluppare le competenze individuali dei lavoratori, anche sotto il profilo contrattuale.
Puntando sulla formazione continua e su un rinnovato ruolo dei Fondi sarà possibile per Fonarcom supportare interventi di riqualificazione e di riconversione professionale. Questo andrà a favore dell’intero sistema economico, produttivo e sociale; una vera e propria rivoluzione culturale, che vede tutti protagonisti in qualità di “agenti del cambiamento”.
Quale può essere il punto di partenza per imprese e lavoratori?
“Imparare a imparare” è ciò che Fonarcom promuove, come opportunità per imprese e lavoratori di perseguire obiettivi di apprendimento continuo, nella prospettiva di una conoscenza condivisa a livello di rete globale. Affinché questo sia possibile, le competenze trasversali giocano un ruolo chiave, nell’esercizio stesso di una cittadinanza attiva. Così, l’apprendimento consente al lavoratore di accrescere il proprio livello di autonomia, di competenza, ma anche di relazione con gli altri.
La grande sfida comunitaria è rappresentata dalle competenze digitali. Se da una parte è necessario padroneggiare nuovi strumenti e applicazioni digitali, dall’altra non dobbiamo dimenticare l’importanza di un uso responsabile e critico delle tecnologie. Dunque reperire informazioni, valutarne l’attendibilità, accrescerne il livello di consapevolezza del cittadino e del lavoratore sono solo alcune delle attività di cui Fonarcom si sta facendo promotore.