Un nuovo ruolo per il Manager 4.0

Sviluppare il talento nelle proprie organizzazioni. Questa è la scommessa delle aziende per promuovere una nuova ed efficace collaborazione tra uomo e tecnologia.

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manager 4.0

di Daniele Gregori* |

Lo scenario del mondo del lavoro con il quale ci stiamo confrontando è completamente cambiato.

Stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale, la rivoluzione 4.0. Siamo chiamati a un cambiamento epocale nel pensare e svolgere il nostro mestiere. Come, per esempio, capire l’apporto che possono darci la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale e come conviverci per arrivare a sviluppare nuovi metodi di lavoro per promuovere la collaborazione uomo-macchina.

Il ruolo del Manager 4.0

In tutto questo, che ruolo avrà il manager? Sarà indispensabile per chi ricopre ruoli di responsabilità mantenere la propria leadership professionale per affrontare e vincere le nuove sfide del mondo del lavoro. In questa realtà globalizzata e interessata da cambiamenti tecnologici rivoluzionari i leader affronteranno nuove opportunità e nuove sfide per raggiungere i propri obiettivi e quelli di team.

Sarà indispensabile mantenere e rafforzare la propria leadership professionale. Perché mutando le strutture organizzative, da quelle tradizionali gerarchiche a quelle più orizzontali e più flessibili, i manager si stanno già muovendo all’interno di modalità di gestione completamente inedite.

Non solo e-mail e call, ma sempre di più lo Smart Working e il lavoro con team virtuali, stanno riducendo gli incontri vis-a-vis con il proprio team di lavoro.

I team digitali rappresentano un modo diverso di confrontarsi con le criticità e gli sviluppi dei propri progetti. La gestione di gruppi attraverso i supporti elettronici sta portato a una specifica definizione di manager: il Manager 4.0. Il termine è stato coniato per riflettere il nuovo ambiente aziendale in cui le interazioni umane sono mediate dalla tecnologia dell’intelligenza artificiale.

Questo cambia tutto. Le istruzioni operative, il feedback, l’influenza e l’autorevolezza hanno luogo in un ambiente digitale. Chi ha la responsabilità di un progetto dovrà svolgere una funzione importantissima: animare, facilitare, empatizzare, gestire e moderare gruppi di persone, a distanza.

Le competenze del Manager 4.0

Anche se ci troviamo in presenza di un team di lavoro a distanza, il leader non perde le sue prerogative di guida del gruppo. Questo ruolo richiede però una serie complessa di competenze come mai fino ad oggi era accaduto. Perché la rete sia gestibile e produttiva, qualcuno deve assumersi la responsabilità di mantenerne l’assetto e la direzione. Davanti a uno scenario completamente virtuale, in cui occorre sostenere, motivare e controllare grandi gruppi per periodi prolungati di tempo, entra in gioco una combinazione di competenze comunicative, tecniche e gestionali. Ecco le principali.

Il Manager 4.0 dovrebbe:

  • fornire, durante le riunioni on-line, una finalità chiara;
  • definire le regole generali dei confronti funzionali al raggiungimento dell’obiettivo;
  • riconoscere i contributi più significativi dei membri;
  • introdurre domande aperte per stimolare il dibattito;
  • facilitare l’integrazione tra diverse competenze;
  • fare in modo che tutto ciò che viene prodotto resti scritto e consultabile dal team.
La quota dei datori di lavoro che migliorano le competenze della propria forza lavoro (fonte Manpower)

Costruire il talento

In tutto ciò, la formazione continua avrà un ruolo chiave. Come testimonia lo studio di Manpower Group “Skills Revolution”, l’upskilling è sempre più importante: le aziende si stanno trasformando in costruttrici di talento. In virtù della nuove competenze che si affermano con la stessa rapidità con cui altre diventano obsolete, ora più che mai le aziende intendono costruire il talento, una tendenza che, secondo le previsioni, aumenterà ancora nel 2020.

Le organizzazioni stanno rafforzando sempre di più le competenze del proprio personale, in modo che i dipendenti siano in grado di svolgere nuovi ruoli, in linea con lo sviluppo tecnologico. Questo conferma come la “learnability”, la capacità e il desiderio di accrescere e adattare rapidamente le proprie competenze, rappresenterà una competenza chiave.

I più critici nei confronti della tecnologia sostengono che la leadership erogata a distanza sia basata sulle stesse competenze di quella tradizionale. In realtà non è esattamente così: le competenze tradizionali restano, ma vanno integrate con delle nuove capacità, perché non sono cambiati solo i mezzi per avere relazioni, è il mondo del lavoro ad essersi completamente evoluto.

Se il Manager 4.0 conserverà i valori tradizionali della leadership adattandoli agli strumenti digitali moderni e restando focalizzato sul rapporto (seppure a distanza) con la persona, sarà in grado di trasformare le sfide in opportunità. Tutto ciò per fare in modo che l’uomo e le relazioni, restino al centro di tutto.


* Daniele Gregori è co-founder e Head of Marketing Communications di Disclose srl, una start-up che si occupa di formazione e che ha sviluppato un nuovo concept che aiuta le organizzazioni ad agire sui talenti delle persone utilizzando l’intelligenza emotiva, il coaching e le conoscenze in ambito neuroscientifico.

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