Più occupazione e servizi, la missione di Ebiten

Le nuove sfide della bilateralità al centro dell’intervista al direttore Matteo Pariscenti: “Proponiamo soluzioni concrete per garantire il benessere dei lavoratori e delle aziende”.

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Immagine di Matteo Pariscenti
Matteo Pariscenti è direttore di Ebiten

di Laura Reggiani |

La bilateralità è uno strumento relativamente nuovo. Perché è importante? Quanto è utile allo sviluppo del mercato del lavoro?

Ebiten nasce nel 2009 grazie all’azione congiunta delle parti sociali: Sistema Impresa, Confsal, Fesica Confsal e Confsal Fisals. Fin dall’inizio abbiamo cercato di distinguerci puntando sul dinamismo, la creatività e il coraggio. Non abbiamo mai esitato nel proporre soluzioni innovative che potessero agevolare la vita aziendale e tutelare al meglio i lavoratori. Le parti sociali si sono dotate di uno strumento formidabile e strategico che ha il compito di esprimere le potenzialità della bilateralità fornendo servizi migliori alle imprese e salvaguardando la tenuta occupazionale. È la nostra missione.

Perché un’azienda dovrebbe iscriversi a un Ente bilaterale e a Ebiten in particolare? Quali sono le opportunità offerte alle imprese?

In termini aggregati la bilateralità rappresenta un importante strumento di partecipazione sociale e concorre a realizzare, per il tramite della contrattazione collettiva, una società autenticamente democratica e lealmente competitiva nell’ambito economico. Nello specifico il versamento della bilateralità a Ebiten permette di accantonare risorse finanziarie certe e monitorabili sul portale Myebiten per la fruizione di una vasta gamma di servizi formativi e reali. Anche i datori di lavoro possono beneficiarne. È inoltre possibile garantire l’adempimento degli obblighi di prestazioni contrattuali verso i dipendenti.

Quali sono invece i servizi di cui possono beneficiare i lavoratori?

Ebiten ha creato tre appositi fondi interni per soddisfare i fabbisogni più richiesti dai lavoratori. Forniamo servizi di welfare e sostegno al reddito, come ad esempio l’integrazione della maternità, i sussidi per la natalità, i progetti di armonia tra lavoro e famiglia. Operiamo in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso una formazione specifica e progetti che diffondono le buone pratiche al fine di contrastare in via preventiva l’evento infortunistico e l’insorgere di malattie professionali. Facciamo consulenza alle imprese per poter ottimizzare tutte le opportunità derivanti, per esempio, dalla sottoscrizione di un contratto aziendale che rispecchi le prerogative di una determinata realtà produttiva.

Ebiten sostiene e promuove lo sviluppo del welfare aziendale. In che modo e attraverso quali strumenti?

La competitività e il benessere dei lavoratori sono saldamente legati e trovano nel welfare aziendale l’espressione più nobile e avanzata della bilateralità. Il welfare interessa tutti i lavoratori e i datori di lavoro in modo trasversale senza distinzioni di livelli, inquadramenti o mansioni. Un buon progetto di welfare aziendale o interaziendale aumenta il patrimonio reputazionale. In quest’ottica Ebiten ha stretto un accordo di collaborazione con la piattaforma Welfarebit per rendere i servizi in materia di welfare più funzionali e facilmente reperibili dai lavoratori che decidono di aderire.

La promozione di una occupazione di qualità e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro sono tra i compiti della bilateralità. In che modo Ebiten svolge questi compiti?

Ebiten opera a favore dell’incremento dell’occupazione e per tale motivo è soggetto accreditato nell’albo informatico del Ministero del Lavoro tra gli operatori abilitati all’“Attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro” ex art. 6 D.Lgs. n. 276/2003 dal 20/06/2014. Gli interessati possono inviare gratuitamente i propri CV all’indirizzo mail formazione@ebiten.it specificando nell’oggetto della mail la dicitura “intermediazione al lavoro-richiesta iscrizione banca dati” e autorizzare contestualmente il trattamento dei dati personali ex. D.Lgs. n. 196/2003.

Dal 12 marzo 2016 è operativa la nuova procedura per la comunicazione delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Tra i soggetti abilitati che possono compilare il modello per conto del lavoratore ci sono anche gli Enti Bilaterali, tra cui Ebiten che ha istituito sportelli ad hoc per le dimissioni telematiche.

Come viene affrontato da Ebiten un tema importante come quello della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro?

Un tema così importante non può non prevedere sinergie con le istituzioni più autorevoli in materia: Inail e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un esempio è il protocollo d’intesa tra Sistema Impresa e Inail, che vede in Ebiten uno strumento operativo volto a diffondere buone pratiche nelle aziende, anche in settori considerati a basso rischio come il commercio, la distribuzione, il turismo, i pubblici esercizi e i servizi. Ebiten ha creato una linea di finanziamento nel proprio catalogo per la redazione dei Modelli di Organizzazione e Gestione ai sensi dell’art. 30 dell’81/08. Abbiamo istituito anche una Commissione paritetica per rilasciare l’asseverazione con lo scopo di agevolare le aziende che puntano ad ottenere lo sconto Inail tramite il modello OT23. Sono iniziative concrete e di grande valore.

Quali sono i progetti futuri di Ebiten e le attività a cui state lavorando?

Vogliamo continuare a crescere radicandoci nei territori e nelle economie locali. Il nostro obiettivo è costruire partnership istituzionali con Inail, Regioni e attori istituzionali per sviluppare progetti concreti e positivamente impattanti che fanno riferimento ai seguenti temi: certificazioni, contratti di lavoro, apprendistato, salute e sicurezza, intermediazione tra domanda e offerta nei luoghi di lavoro. Sentiamo di poter dare un contributo utile all’interno di un mercato in continua evoluzione.

Lavoratori e imprese in molti casi non usufruiscono delle prestazioni offerte dagli Enti bilaterali. Cosa si può fare per colmare questa lacuna?

La via migliore e più breve è sviluppare una maggiore e puntuale consapevolezza in merito agli strumenti, ai vantaggi e alle finalità di lungo periodo. In questa prospettiva diventa fondamentale il ruolo dei Consulenti del Lavoro che rappresentano il punto di contatto con il mondo produttivo.

Quali sono i possibili sviluppi futuri della bilateralità? Che ruolo si prospetta per gli Enti bilaterali nell’ambito delle politiche per il lavoro?

La bilateralità si qualifica come una “regia del lavoro” in grado di risolvere e superare le criticità del mercato del lavoro e del sistema produttivo realizzando finalmente una reale e duratura convergenza degli interessi dei lavoratori e delle aziende. La bilateralità afferma una nuova cultura del lavoro, non ideologica ma collaborativa, prospettando una fase di rilancio delle relazioni industriali secondo una visione equilibrata, riformista, capace di creare valore aggiunto per i lavoratori e per i datori di lavoro.

Matteo Pariscenti
Matteo Pariscenti è direttore di Ebiten

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