Cooperare è formare

Avvisi dedicati all’inclusione dei lavoratori fragili, strategie per l’occupazione e l’innovazione del Terzo Settore: sono solo alcuni degli aspetti che contraddistinguono Fon.Coop nel panorama dei Fondi Interprofessionali.

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Davide Drei
Davide Drei è il nuovo direttore di Fon.Coop

di Giovanni Galvan |

In un momento così drammatico per il Paese a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19, Fon.Coop, il Fondo Interprofessionale delle imprese cooperative, ha lanciato la programmazione 2020 per offrire alle cooperative associate strumenti e servizi innovativi a sostegno della ripresa e dell’occupabilità dei lavoratori. 

Ne abbiamo parlato con Davide Drei, il nuovo direttore di Fon.Coop, nominato lo scorso 5 maggio. Drei ha una lunga esperienza nel mondo cooperativo come imprenditore e dirigente nelle associazioni di rappresentanza ed è stato anche pubblico amministratore. La formazione, volta ad accrescere conoscenze e competenze, nonché consapevolezza e capacità di esercitare il ruolo di cooperatore e di dirigente cooperativo, ha sempre attraversato in maniera rilevante le sue esperienze.

Davide Drei
Davide Drei è il nuovo direttore di Fon.Coop

Dottor Drei, può spiegare quali sono, nella programmazione del 2020, i principi e gli strumenti a sostegno dei fabbisogni formativi degli associati?

L’emergenza sanitaria sta imponendo nuovi scenari economici e sociali. L’offerta che stiamo preparando ha come punto di riferimento i principi che l’hanno sempre ispirata, la solidarietà, l’equità e l’accessibilità, ma terrà conto delle sollecitazioni che provengono dalle aderenti. Fon.Coop ha sempre prestato attenzione alle esigenze delle sue imprese e ne sono una prova le iniziative del 2009 in piena crisi finanziaria, con i 4 Avvisi dedicati alla formazione dei lavoratori in ammortizzatori sociali, e poi sempre nel 2009 e nel 2013, con gli Avvisi speciali per le imprese di Abruzzo ed Emilia-Romagna colpite dal terremoto.

Tuttavia, la crisi sanitaria ed economica globale che ci sta investendo oggi, porta alla necessità di un impegno maggiore. Anche il Fondo è coinvolto in un cambiamento repentino, dove l’ascolto si è rivelato essere virtù primaria, la bussola delle decisioni. La proposta che stiamo sviluppando, a partire proprio dal confronto con le nostre associate, offrirà un aiuto nell’immediato per rispondere a bisogni legati all’emergenza, ma darà anche sostegno per il medio-lungo periodo, per permettere un riposizionamento strategico e garantire solidità nel tempo all’azione imprenditoriale. A breve uscirà un Avviso con queste caratteristiche.

Quali sono le modalità con cui le imprese possono avvicinarsi a Fon.Coop sui vari territori, in termini di assistenza tecnica per la presentazione dei Piani?

A livello di organizzazione abbiamo dovuto dotarci di nuove strumentazioni e rivedere le nostre procedure, ma la nostra capacità di essere vicini alle aderenti non è mutata. I servizi sono diventati a distanza, non è venuta meno la prossimità: l’assistenza qualificata e personalizzata ha solo trovato forme nuove.

Posso anticipare che, per potenziare queste nostre caratteristiche, stiamo lanciando due nuove iniziative. La prima è un servizio di video-consulenza rivolto a imprese ed enti di formazione sui piani formativi, mentre la seconda è una newsletter che ospiterà le esperienze delle nostre cooperative, chiamate a raccontare come stanno organizzando il loro futuro.

Quali sono i principali elementi di competitività di Fon.Coop nel “quasi mercato” della formazione continua finanziata?

Rispondo a partire dalla nostra ultima iniziativa, lanciata lo scorso febbraio e denominata “La formazione è una scelta. Diventa protagonista del nostro futuro”, dedicata alle nostre Pmi aderenti.

Lo scorso maggio le imprese hanno scelto il proprio canale di finanziamento della formazione, ovvero se utilizzare le proprie risorse accantonate del Conto Formativo oppure partecipare agli Avvisi del Fondo di Rotazione. Una vera e propria consultazione, dove le aderenti hanno potuto scegliere il canale in base al fabbisogno di crescita e alla strategia imprenditoriale. Ebbene, nonostante l’emergenza sanitaria, le imprese ci hanno seguito e la risposta è stata positiva. Questa iniziativa rispecchia i valori cooperativi che sono a fondamento di Fon.Coop e dà continuità a quanto proposto negli anni precedenti.

Mi riferisco agli Avvisi dedicati all’inclusione dei lavoratori fragili, alle strategie per l’occupazione e all’innovazione del Terzo Settore, nati dal dialogo con le nostre imprese e stakeholder e che hanno contraddistinto il Fondo nel panorama dei Fondi Interprofessionali.

Quindi, per rispondere alla domanda, il cardine della competitività di Fon.Coop è il frutto di una continua osmosi con il proprio universo di riferimento, il movimento cooperativo e il lavoro nell’economia sociale, da cui abbiamo tratto linfa vitale per le nostre politiche di redistribuzione delle risorse per la formazione e a cui abbiamo risposto con un’offerta flessibile, che risponde alle esigenze sia delle grandi imprese che delle piccole, in tutte le regioni e in tutti i settori.

Quali sono le misure prese rispetto all’emergenza Covid-19 e quali eventuali disagi od opportunità possono rappresentare?

C’è la necessità, vitale per le nostre associate, di garantire la chiusura dei piani formativi aperti e attualmente in gestione, che sono tantissimi.

La sospensione della formazione in presenza ha causato un blocco di ogni attività d’aula e sono proseguite solo quelle che sono state rese disponibili on-line. Ma non tutte le tematiche formative possono essere “trasformate”, inoltre sono sopraggiunti nuovi fabbisogni. È dunque necessario che il Fondo definisca un quadro di nuove regole affinché questi piani possano esse- re rimodulati e arrivare a chiusura. Il Fondo sta già valutando le soluzioni più opportune.

Le trasformazioni introdotte dall’emergenza sanitaria e dalla crisi impegneranno le nostre aderenti in cambiamenti strutturali, dove la formazione è un pilastro. Fare formazione è il presupposto per tutte le evoluzioni di produzioni e servizi per il prossimo futuro.

Ma quale formazione? Come Fondo intendiamo essere i promotori di politiche che hanno alla base modelli formativi che sostengano le nostre imprese in tutte le loro strategie, soprattutto le più innovative, a partire dalla formazione a distanza. E sulla formazione a distanza siamo già impegnati a identificare metodi, strumenti e modalità di controllo per un uso sempre più condiviso e diffuso.

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