“Il coinvolgimento dei collaboratori è un fattore chiave per lo sviluppo delle imprese all’interno del nuovo mercato del lavoro generato dalla digital innovation, per questo è importante rimettere le persone al centro del progetto di azienda”, dice Mattia Murnigotti, co-founder, HR digital e communication strategist di Human Inspire Change, società di consulenza che supporta gli HR negli ambiti di Employer Branding, Talent Attraction, Acquisition e Retention ed Employee Experience.

Da dove cominciare, quindi, per coinvolgere positivamente i collaboratori? Intanto, bisogna fare in modo che l’azienda sia attrattiva: semplificando, si tratta di applicare il principio secondo il quale se non siamo i primi a credere in noi stessi, difficilmente gli altri crederanno in noi.
Employer Branding, una strategia innovativa
Occorre, quindi, avere una strategia di “Employer Branding” e fare in modo che il candidato ideale percepisca l’affidabilità, l’equità, la correttezza e la stabilità dell’impresa. In una parola, bisogna essere capaci di trasmettere la propria “Employee Value Proposition”.
Questo concetto, come spiega Murnigotti, “è in circolazione da almeno vent’anni a livello europeo e internazionale, ma è meno noto agli HR delle aziende italiane”. L’Evp è la somma di tutto ciò che le persone vivono e ricevono nell’ambito del rapporto di lavoro con la propria azienda – la soddisfazione intrinseca per il lavoro, l’ambiente, la leadership, i colleghi, la retribuzione – e include tutte le caratteristiche che rendono unica l’azienda stessa.

È importante trovare il modo e il canale giusto per trasmettere questo complesso di valori ai candidati con i quali si vuole entrare in contatto. Come?
“Per comunicare accuratamente e in modo efficace i valori che caratterizzano l’azienda, è necessario conoscere le proprie Employee Personas, essere attivamente presenti nei giusti canali online e offline e conoscere la giusta modalità comunicativa per interagire con esse”, dice Murnigotti.
Strumenti per reclutare candidati adeguati
Entrano così in gioco altri due concetti, tra loro connessi, con i quali gli HR dovrebbero familiarizzare: l’Employee Personas e il Tone of Voice della comunicazione. L’Employee Personas dei giusti candidati è un processo che definisce la “carta d’identita” del candidato ideale, approfondendone le caratteristiche necessarie alla costruzione del Tone of Voice più efficace per colpire la sua attenzione e attrarlo.
“La definizione dell’Employee Personas deve coinvolgere, oltre all’HR, altre figure manageriali in azienda, dal Business Manager al Responsabile della linea, area, funzione, per la quale si attiva la ricerca, la cui vision è sicuramente diversa da quella dell’HR. Questo lavoro di team è volto a identificare peculiarità, comportamenti, bisogni, motivazioni, obiettivi e valori che caratterizzano i candidati ideali e i giusti luoghi (fisici e virtuali) dove poter entrare in contatto con loro”.
Parliamo quindi di un’attività che si basa sulla raccolta e l’elaborazione di informazioni eterogenee, per la quale può essere utile avvalersi di strumenti di HR Analytics, ossia di soluzioni Data Driven, sviluppate con modelli matematici e statistici.
“Applicare un modello di HR Analytics richiede ovviamente una certa dose di digitalizzazione di strumenti e processi”, avverte Murnigotti, “ma consente un interessante passaggio evolutivo nell’analisi dei dati che, da tradizionale reportistica, diventa previsionale e funzionale al miglioramento delle attività future”.
CINQUE PUNTI PER UNA STRATEGIA “EB” EFFICACE| Definire la Employee Value Proposition |