Al 30 aprile 2020 sono quasi 1 milione e 600 mila i giovani Neet che, dall’avvio del programma, si sono registrati alla Garanzia Giovani.
Di questi, poco meno di 1 milione e 200 mila (79,8%) sono stati presi in carico dai servizi per l’impiego. Nel 40,3% dei casi si tratta di giovani con un indice di profiling alto, ossia con maggiori difficoltà di inserimento lavorativo.
Oltre 712 mila giovani (59,6% dei presi in carico) sono stati avviati a una misura e di questi più di 686 mila ha concluso il percorso. Le misure erogate sono oltre 1,5 milioni: tra quelle di politica attiva si registrano quasi 508 mila tirocini, oltre 207 mila incentivi alle imprese per l’assunzione di giovani Neet, più di 136 mila corsi di formazione.
Anche Garanzia Giovani ha risentito del lockdown
Il 53,4% dei giovani ha trovato un primo impiego entro 12 mesi dalla presa in carico, percentuale che sale al 57% per quanti sono stati avviati a una misura. Il tasso di occupazione di quanti l’hanno portata a termine è del 55%, i contratti a tempo indeterminato o di apprendistato sono la tipologia contrattuale maggiormente utilizzata (82% degli occupati).
Pertanto, gli effetti negativi del periodo di lockdown di marzo e aprile sull’occupazione giovanile risultano di gran lunga attenuati per i partecipanti alla Garanzia Giovani, in parte anche perché limitati dai provvedimenti inseriti nel decreto Cura Italia.
Tuttavia, a partire da marzo, l’andamento del Programma ha risentito delle ripercussioni dell’emergenza Covid-19, con una diminuzione delle registrazioni e delle prese in carico rispettivamente di circa il 66% e il 73% dei valori attesi in assenza delle misure di contenimento. Nel mese di aprile questo trend negativo è ancora più evidente, con un calo delle registrazioni stimato intorno al 75% e un decremento delle prese in carico intorno al 94%. La maggiore criticità riguarda gli interventi avviati nel mese di aprile che sono stati solo 407, con un gap del 95% rispetto al valore atteso.