Il Fondo Paritetico Interprofessionale nazionale per la Formazione Continua nei Servizi Pubblici Industriali, guidato dal dicembre 2019 dal nuovo direttore Fabio Santini, presenta
gli strumenti e le opportunità a disposizione dei lavoratori che operano nel settore dei servizi pubblici e le misure attuale per fronteggiare l’epidemia da Covid-19.
Riguardo alla programmazione del Fondo per il 2020/2021 quali sono gli strumenti che rivolgete alle imprese per i loro fabbisogni formativi?
Per l’annualità 2020-2021 Fonservizi aveva inizialmente previsto di emanare 2 avvisi pubblici. Il primo è stato pubblicato lo scorso 27 aprile; si tratta di un avviso generalista con il quale Fonservizi intende finanziare piani formativi aziendali, settoriali e territoriali per il consolidamento e lo sviluppo dell’occupabilità dei lavoratori e della competitività delle imprese. In considerazione degli scenari che si sono aperti a seguito della crisi sanitaria e in particolare all’impatto che essa ha prodotto sul modo di lavorare, il CdA ha ritenuto opportuno introdurre, all’interno della griglia di valutazione qualitativa, un item per la valorizzazione di tutti i piani formativi che, all’interno dell’articolazione generale, prevedessero la tematica “nuove modalità di organizzazione del lavoro alla luce dei cambiamenti di gestione dettati dall’emergenza Covid-19”.
L’Avviso 01/2020 prevede uno stanziamento complessivo di 1.500.000 euro, ripartiti tra i cinque comparti produttivi costituenti il Fondo. Ogni azienda aderente a Fonservizi può partecipare come Soggetto Presentatore o Impresa Beneficiaria a un solo piano formativo, indipendentemente dalla tipologia dello stesso. Per i piani settoriali e territoriali, con due o più imprese beneficiarie, il finanziamento concesso per ogni piano presentato non potrà comunque superare il valore massimo di 75.000 euro. In autunno è prevista un’ulteriore iniziativa da parte del Fondo.
Da questo punto di vista stiamo seguendo gli sviluppi normativi che potrebbero aprire interessanti opportunità di intervento. Qualora ciò non dovesse accadere procederemo con un secondo avviso, che questa volta sarebbe a sportello, dedicato ad aziende di piccola e media dimensione che, non avendo attivato il Cfa, non sono in grado di avviare percorsi formativi utilizzando le proprie risorse accantonate.
Fonservizi è il fondo delle imprese dei Servizi Pubblici: quali sono le specificità di questo settore nel campo della formazione?
Il settore di servizi pubblici è cresciuto molto negli ultimi anni, sia in termini di complessità che di qualificazione richiesta al personale. La formazione in questo settore è fondamentale, soprattutto se si parte dal presupposto che qualità ed efficienza dei servizi pubblici locali di interesse economico dipendono anche, e forse soprattutto, dalle competenze del personale impegnato nei processi di organizzazione, pianificazione, affidamento e controllo. Le tematiche riguardano diversi aspetti:
- | organizzazione amministrativa servizi pubblici locali
- | programmazione, pianificazione dei servizi e verifica di fattibilità degli investimenti
- | procedure di affidamento, in house providing, contratti di servizio
- | procedure di monitoraggio e controllo dei gestori
- | patente Cqc
- | controllo di gestione
- | corsi oggetto di acquisizione di crediti Ecm nel settore socio
Gli interventi di natura specialistica sono spesso affiancati a una formazione su tematiche trasversali. Le soft skill si confermano fondamentali per lo sviluppo di un clima lavorativo ottimale: capacità relazionali e comportamentali, modo di porsi nel contesto lavorativo, empatia, capacità di interazione, sono tutti elementi che garantiscono valore aggiunto all’interno delle organizzazioni e completano le competenze prettamente tecniche e professionali delle hard skill.
Quali sono le misure prese rispetto all’emergenza Covid e post-Covid? Quali eventuali disagi od opportunità possono rappresentare?
L’emergenza Covid-19 ha reso necessaria, per il Fondo, l’adozione di alcune particolari misure per agevolare l’attuazione dei piani formativi finanziati. Ad esempio per i Piani finanziati a valere sull’Avviso 02/2018, è stato eliminato il massimale del 30% relativo al totale delle ore in Fad asincrona rispetto al totale delle ore di formazione del Piano con la conseguente possibilità di modificare, ove non in contrasto con normative comunitarie, nazionali e regionali, le ore di formazione “in presenza” in ore di formazione “a distanza”.
Sono state concesse delle proroghe rispetto ai termini previsti per la conclusione delle attività e per la consegna del rendiconto finale dei piani formativi. Per i piani Multiaziendali, Settoriali o Territoriali, al venir meno di alcune Imprese Beneficiarie a fronte di diverse condizioni, si è inserita, tra le variazioni oggetto di autorizzazione da parte del Fondo, anche la sostituzione di una impresa beneficiaria. Sono state inoltre assimilate le due modalità formative aula “in presenza” e aula “a distanza” (Fad sincrona o aula virtuale), di conseguenza le regole di gestione e rendicontazione sono state equiparate e rese applicabili ad entrambe le tipologie senza la necessità di alcuna comunicazione o autorizzazione da parte del Fondo. Sono stati prorogati i termini per la presentazione della richiesta di anticipazione sui piani formativi finanziati. Le variazioni e le proroghe citate hanno riguardato i piani formativi già in essere.
Altri importanti provvedimenti sono stati poi attuati in merito all’Avviso 01/2020, l’ultimo bando emanato da Fonservizi, pubblicato il 27 aprile scorso. In particolare, rispetto all’Avviso 01/2020 è stata prevista la possibilità di valorizzare, con un punteggio dedicato nella griglia di valutazione qualitativa, tutti quei piani formativi che contenessero, all’interno dell’articolazione generale, dei percorsi formativi volti a sviluppare nuove modalità di organizzazione del lavoro alla luce dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
L’obiettivo sarà quello di stimolare le aziende nello sviluppo dei percorsi formativi strettamente correlati con l’attività svolta, facilitando tutti quei lavoratori che, in brevissimo tempo e in una situazione di emergenza, hanno dovuto cimentarsi, senza la dovuta preparazione, con modalità di gestione e procedure attuative diverse da quelle normalmente in uso.