Consulenti del Lavoro: richiesto il rinvio delle scadenze

Ad un anno dalla prima istituzione della zona rossa sul territorio bresciano, l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 che sta colpendo la provincia di Brescia e alcuni comuni limitrofi ha indotto l’applicazione immediata di nuove disposizioni straordinarie.

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scadenze Consulenti del Lavoro

Ad un anno dalla prima istituzione della zona rossa sul territorio bresciano, l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 che sta colpendo la provincia di Brescia e alcuni comuni limitrofi ha indotto l’applicazione immediata di nuove disposizioni straordinarie.

Tali disposizioni giungono dopo dodici mesi colmi di dolore e di speranza che hanno sottoposto i professionisti bresciani ad uno stress eccezionale: in questo anno sono stati chiamati a svolgere un ruolo chiave nella gestione emergenziale e assistenziale della popolazione. Accanto all’encomiabile operato di medici e personale sanitario, i Consulenti del lavoro di Brescia, in qualità di esperti nella consulenza alle imprese, hanno gestito con senso di responsabilità e di sacrificio tutte le attività ordinarie e straordinarie in ambito lavorativo e fiscale, in un contesto caratterizzato da incertezza normativa, difficoltà tecnologica e pericolo sanitario.

L’impegno lavorativo nonostante l’emergenza Covid-19

Pur vivendo sotto tensione costante, spesso colpiti dal virus direttamente o per la perdita di una persona cara, sono riusciti ad assistere le imprese del loro territorio affinché potessero recepire le disposizioni emanate dalle autorità competenti, provvedere alle dichiarazioni e agli adempimenti obbligatori verso la Pubblica Amministrazione e, soprattutto, ricevere i ristori per sé e gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti. Ogni singolo professionista impegnato in ambito lavoristico e fiscale si è dovuto scontrare con un calendario di scadenze spesso rigido, a fronte di imprevisti sanitari, malattie proprie e dei collaboratori, difficoltà operative per lo smart working, portali istituzionali malfunzionanti o colpiti da hacker nonché una proliferazione di norme poco chiare riformulate da circolari confuse e tardive.

Gli Ordini Provinciali e le loro Associazioni Sindacali hanno offerto tutto il loro supporto agli iscritti, raccogliendo i loro suggerimenti e riferendo le loro richieste agli enti preposti, con i quali si è sempre mantenuto un rapporto improntato sul reciproco rispetto e orientato alla fattiva collaborazione. Ogni disfunzione è stata puntualmente segnalata e il sovraccarico di lavoro per l’imponente invio delle istanze aziendali è stato, in parte, sollevato grazie a proroghe accordate in extremis. Tra i colleghi sono nate anche spontanee iniziative di mutuo sostegno, anche grazie ai social network e alle app di messaggistica, ispirate da un genuino senso di colleganza e di vicinanza umana.

Urgono interventi di supporto

Dopo tutto questo, oggi, devono affrontare la nuova zona arancione rafforzata ossia, concretamente, assistere le imprese bresciane in uno scenario drammatico, affrontare vecchi e nuovi disagi operativi e tecnologici insieme alla consueta burocrazia kafkiana che affligge il nostro Paese.

Sono pronti a svolgere la loro parte, come Ordini professionali per gli iscritti ma soprattutto come professionisti per il bene dei concittadini. Ciascun collega, nonostante le difficoltà, sarà perseverante nell’esercizio della professione con grande tenacia e senso del dovere.

Chiedono tuttavia che vengano finalmente ascoltate le esigenze e che venga immediatamente riformulato il calendario di scadenze in ambito di amministrazione del personale e fiscale.

Singole proroghe concesse all’ultimo giorno non offrono alcun tipo di sollievo nell’organizzazione delle nostre attività professionali e la complessità delle richieste di intervento a sostegno delle imprese e dei lavoratori costringe ad una dilatazione dei tempi per il necessario aggiornamento normativo, implementazione dei software e la gestione delle anomalie e dei contenziosi sulle pratiche inviate. Inoltre chiedono misure a sostegno dei lavoratori affinché, stante la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, possano continuare ad offrire il loro fondamentale contributo alle attività delle imprese bresciane e dei nostri studi professionali.

Servono interventi straordinari per affrontare contesti straordinari, come quello presente nella Provincia di Brescia, insieme ai Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR).

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