Abbiamo chiesto ad alcuni Consulenti del Lavoro qual è il loro rapporto con la formazione e come affrontano il cambiamento, affinché anche le criticità possano essere trasformate in opportunità.
Marcello Razzino: mai smettere di imparare
“Tra formazione universitaria e pratica professionale esiste ancora un gap importante, nonostante l’ottimo livello di preparazione fornito dai nostri Atenei”, dice Marcello Razzino. “Alcune materie, come la previdenza sociale, sono poco trattate nei corsi universitari, e altre, come quella fiscale, richiedono nella pratica approfondimenti continui, dovuti al rapido evolversi della relativa normativa”.
Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo, Razzino spiega come, nella sua città, il Consiglio dell’Ordine Provinciale abbia stipulato nel 2015 una Convenzione con l’Università degli Studi per lo svolgimento, in concomitanza con l’ultimo anno di corso, di sei dei diciotto mesi del praticantato. La collaborazione è volta anche ad avvicinare sempre più giovani alla professione e a colmare il divario tra formazione e pratica: “In collaborazione con l’Università e l’Associazione Laureati Università di Bergamo cerchiamo di ridurre il gap, condividendo analisi e ricerche sul territorio e organizzando eventi e corsi”.
Lo Studio di Razzino si occupa prevalentemente di gestione e amministrazione del personale e degli adempimenti connessi, ma cura anche la materia fiscale, la finanza internazionale e le operazioni societarie. Anche secondo Razzino il cambiamento nella professione è evidente: “Oggi siamo sempre di più Consulenti strategici per la crescita delle imprese attraverso diverse attività: la consulenza per i piani welfare aziendali, l’intermediazione nella ricerca e selezione del personale, le politiche attive del lavoro, l’asseverazione contributiva delle aziende, la mediazione civile e commerciale”.
Tutte attività da sviluppare “attraverso l’aggiornamento e la formazione continua per acquisire nuove capacità”. Tra queste, c’è anche la familiarizzazione con gli strumenti digitali: “La digitalizzazione è un passaggio fondamentale per ottimizzare i processi e favorire una maggiore visibilità nel mercato del lavoro. Come Studio, adottiamo tutti gli strumenti informatici che possono snellire i nostri processi e agevolare la comunicazione con il cliente, incluse, in questo periodo di pandemia, le piattaforme di videoconferenza, usate anche per organizzare riunioni e Convegni dell’Ordine”.
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