Abbiamo chiesto ad alcuni Consulenti del Lavoro qual è il loro rapporto con la formazione e come affrontano il cambiamento, affinché anche le criticità possano essere trasformate in opportunità.
Miriam Carboni: valorizziamo il nostro ruolo sociale
Miriam Carboni, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Oristano, ha conseguito l’abilitazione a esercitare la professione a 25 anni: “Non era ancora in vigore la normativa che richiedeva il possesso di una laurea, così iniziai a lavorare ma volli riprendere gli studi in un secondo tempo e mi laureai in Scienze Giuridiche nel 2007”, spiega.
Nel suo caso, è stato proprio il lavoro a darle una marcia in più nella formazione universitaria: “Avere già diversi anni di pratica alle spalle in materia di lavoro, e avere studiato per sostenere l’esame di stato, mi ha avvantaggiato nel sostenere gli esami universitari”. Oggi lo Studio Miriam Carboni tratta tutti i settori merceologici e assiste i suoi clienti anche nella fase del contenzioso. L’ampliamento delle attività di consulenza è per lei un dato di fatto: “Ritengo che nella mia professione, l’elaborazione del Libro Unico sia ormai un’attività quasi marginale rispetto alle molteplici necessità e opportunità che si possono proporre alle aziende. Assisto i clienti in materia di formazione finanziata, selezione del personale e sono accreditata nella mia Regione, la Sardegna, ai Servizi per il lavoro in qualità di delegata della Fondazione Consulenti per il lavoro”.
Le politiche attive per il lavoro, come ad esempio progetti di inclusione e assegni di ricollocazione, sono per Miriam Carboni una parte importante dell’attività, fatta anche di cura di piani Welfare aziendali: “Negli ultimi tempi mi sto dedicando molto a quest’ambito per stimolare le aziende ad affacciarsi a tale strumento; ho lavorato e sto lavorando al progetto Welfare Oristano District, un progetto di Welfare territoriale che ha l’obiettivo di incentivare il welfare aziendale garantendo la spendita delle risorse nelle attività del territorio”.
Si tratta di un impegno emblematico del modo in cui Carboni concepisce la professione: “Credo che come Consulenti del lavoro abbiamo un importante ruolo sociale e per questo motivo dobbiamo lavorare per fornire nel nostro ambito i maggiori servizi possibili, soprattutto quelli innovativi, a vantaggio delle nostre aziende assistite”
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