Pensare digitale

Il periodo della pandemia ha reso evidente una cosa: quella digitale non è una competenza solo tecnica, ossia incentrata solo sul fare. La sfida sarà “pensare” digitalmente.

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digital mindset

di Daniele Gregori* |

Che “ragionare” digitalmente sia una competenza chiave ce lo dimostra anche il passato: è per questo che le più grandi aziende del mondo investono da anni nella formazione delle soft skill, per prepararsi alla trasformazione digitale del mondo del lavoro. Il periodo che stiamo vivendo ha “solamente” accelerato tale parabola.

Di quale competenza, dunque, abbiamo bisogno per superare la crisi e rilanciare il nostro business? La risposta è la “digital mindset”, letteralmente “mentalità digitale”. Si tratta di un approccio culturale innovativo, che ci richiede di cambiare radicalmente il modo di fare business e di relazionarci all’interno della nostra organizzazione e nei confronti dei nostri clienti. Non parliamo dell’adozione di un nuovo software per la fatturazione elettronica. Ma di un’evoluzione strategica che comprende anche il nostro stile manageriale. Diventa essenziale per ogni imprenditore investirci per garantirsi una competitività a lungo termine.

La formazione chiave del successo

Per affrontare questa sfida la formazione continua sarà la chiave del successo nel mondo del lavoro 2021-2022. Abbiamo già imparato come i nuovi dispositivi digitali non siano in realtà invasivi e sostitutivi dell’uomo. A patto che l’utilizzo sia consapevole, strategico e proficuo. Ogni imprenditore e professionista può impegnarsi e fare in modo che la tecnologia non lo sostituisca ma, anzi, lo aiuti a potenziare le proprie performance.

Di recente una ricerca di Innovation Colors condotta attraverso un sondaggio online rivolto a 113 aziende, domandava Quali sono i principali ostacoli all’innovazione?”. Per l’80% la barriera più importante da superare è la resistenza al cambiamento. Una cosa che colpisce è che venga prima di temi come le risorse economiche o le infrastrutture. Questo ci fa capire come l’innovazione passi necessariamente per l’individuazione e il superamento di alcuni blocchi. Pur essendo un grande trend del momento, l’innovazione ha bisogno che si agisca sia sui singoli, sia sull’intero ecosistema.

Perché ricordiamoci sempre che l’abilità tecnica relativa al digitale è destinata a cambiare nel corso del tempo, vista la velocità a cui viaggia la continua innovazione tecnologica. Sia per noi che per il nostro team di lavoro. È il pensiero digitale, invece, a garantirci un lavoro a prova di futuro.

Una sfida per la sopravvivenza

Come sopravvivere all’innovazione tecnologica del nuovo mondo del lavoro? Al pari del passato, anche in questo caso la risposta è la complessità dell’uomo e la sua capacità di comprendere e produrre valore. Un valore maggiore di quello prodotto da una macchina che ne emula l’intelligenza. Le competenze digitali sono un variegato insieme di abilità tecniche e personali. Saperle fondere, dosando la nostra parte emotiva con quella professionale, sarà la grande sfida delle organizzazioni del futuro. È la consapevolezza di questa unicità dell’essere umano a renderci evidente come le nostre capacità tecniche non potranno mai prescindere da quelle emotive e manageriali.

NON AVERE MINDSET DIGITALE
Porta al desiderio di mantenere il vecchio e il ben noto, quindi una tendenza a:

AVERE MINDSET DIGITALE
Porta al desiderio di abbracciare il nuovo e lo sconosciuto, quindi una tendenza a:

mancanza di curiosità per la tecnologia digitale essere curiosi della tecnologia digitale
scoprire le nuove tecnologie in ritardo essere aggiornati sulle nuove tecnologie
uso della tecnologia digitale solo quando necessario usare la tecnologia digitale per uso professionale, educativo e per il tempo libero
evitare le sfide della tecnologia digitale abbracciare le sfide della tecnologia digitale

DI CONSEGUENZA
Si è a disagio con il digitale e con l’incertezza che porta, non si è troppo flessibili e non ci si adatta

DI CONSEGUENZA
Si è a proprio agio con la tecnologia digitale e l’incertezza che ne deriva, si è flessibili e ci si adatta

 


* Daniele Gregori è co-founder e Head of Digital Engagement di Disclose srl, una start-up che si occupa di formazione e che ha sviluppato un nuovo concept sul talento che aiuta le organizzazioni ad agire sui talenti delle persone utilizzando l’Intelligenza emotiva, il coaching, la gamification e le conoscenze in ambito neuroscientifico.

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