Ai nastri di partenza mercoledì 21 alle ore 17 la Complexity Management Community di CUOA Business School, con un webinair che graviterà attorno alla testimonianza virtuosa di Credem Banca.
Un manifesto per la Complexity Management Community
La Complexity Management Community promossa da CUOA Business School intende essere una comunità di pratica dove i membri possano scambiare conoscenze ed esperienze nell’ambito delle scienze della complessità applicate al management. Oggi la complessità nel management si declina in una moltitudine di ambiti e aspetti differenti, dalla trasformazione digitale, ai modelli di business sostenibili, coinvolgendo anche l’open innovation e l’auto-organizzazione.
Le comunità di pratica sono sistemi auto-organizzati fondati su interessi comuni, diversità professionale, mutue relazioni, scambio di conoscenza sia tacita che esplicita e apprendimento cooperativo. La costruzione di una conoscenza collettiva condivisa consente lo sviluppo di un’autentica ridondanza cognitiva fondata su apertura mentale, nuove prospettive, curiosità intellettuale e devianza. Il premio in palio è lusinghiero: un arricchimento cognitivo per navigare da “saggi” nei mari della complessità.
La Complexity Management Community vuole essere un luogo in cui ogni membro abbia l’opportunità di un apprendimento permanente basato su condivisione e sperimentazioni per consentire il progresso e la gestione delle nuove sfide.
CUOA desidera lanciare una call per scrivere – insieme a tutti i potenziali membri – il Manifesto della Complexity Management Community, le cui attività potrebbero iniziare in autunno 2021 proprio con la presentazione del Manifesto e delle prime iniziative della comunità di pratica.
Un progetto che parla di sviluppo
Il progetto è nato dagli approfonditi studi in materia condotti negli anni dal Prof. Alberto Felice De Toni, che di CUOA è Direttore scientifico e può già contare sul prezioso contributo di diversi imprese e enti sostenitori: Centro sull’Innovazione Tecnologica e Digitale di Liuc Business School, Complexity Education Project, CREDEM, Dipartimento di Ingegneria informatica automatica e gestionale Antonio Ruberti (Sapienza Università di Roma), Diotima society, Fondazione Fabbri, Forma del tempo, Indaco, Istituto di Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manifatturiero Avanzato – Consiglio Nazionale delle Ricerche (STIIMA-CNR), Laboratorio di Ingegneria Gestionale (Università di Udine), Novalia, Peoplerise, Simplify, Texture, The Business Game, The Human Factory, Venetwork, Zordan.
La Community sarà presentata ufficialmente in occasione dell’evento “La complessità nel management – Il caso Credem”, il prossimo 21 luglio, dedicato alla presentazione proprio dell’esperienza maturata dal Credito Emiliano. Il caso sarà introdotto da Flavio Fabiani di Peoplerise: Credem Banca è la prima banca in Italia ad aver affrontato tematiche di self-management e di sviluppo di una comunità di pratica per navigare nella complessità organizzativa. A illustrare la case history ci saranno alcuni vertici di Credem Banca: Andrea Bassi, HR Director, Alan Benassi, Competence Leader Governance & Model e Lean Specialist, Anna Giulia Bigoli, Coordinatrice Help Desk interni e Area Investire Operation, Gaetano Casali Team Leader Servizio Legale e Ettore Corsi, Capo Servizio Organizzazione.
Seguiranno gli interventi di Alessandro Rossi di Peoplerise, Pietro Antolini di Indaco e Beppe Zollo dell’Università Federico II di Napoli.