Credem, tra i principali istituti bancari italiani e tra i più solidi a livello europeo, ha ricevuto anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, la certificazione “Equal Salary” che attesta l’adozione di una politica salariale equa basata su aspetti tangibili che escludono i pregiudizi di genere, di politiche di gestione del personale efficienti, che diano la stessa opportunità a donne e uomini all’interno dell’azienda e di azioni concrete per rendere l’ambiente di lavoro sempre più inclusivo.
Credem: in prima linea per la parità salariale
Si tratta in particolare di una certificazione assegnata dalla Equal Salary Foundation,
organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2010 per certificare la corretta applicazione
della parità di genere nelle aziende, in collaborazione con Price Waterhouse Coopers (PWC).
La certificazione è assegnata a seguito di un’analisi quantitativa dei dati relativi alle
retribuzioni, di una verifica qualitativa delle azioni e delle politiche adottate per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’ascolto della percezione e del vissuto dei
dipendenti.
In Italia, Credem è la prima banca ad aver ottenuto la certificazione Equal Salary. Un
riconoscimento che rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione che l’azienda
rivolge al benessere delle persone.
“Sono orgoglioso di questo importante riconoscimento. Anche quest’anno partiamo da
questo risultato per portare avanti con sempre maggiore convinzione le nostre scelte
aziendali sul tema della diversità”, ha dichiarato Nazzareno Gregori, Direttore Generale
Credem. “Sono convinto”, ha aggiunto Gregori, “che le tante iniziative che stiamo
sviluppando ci stiano aiutando nella continua valorizzazione del merito, dei talenti e delle
unicità di ogni persona. Continueremo ad impegnarci per garantire pari opportunità a
ciascuno, a valorizzare la diversità e ad incentivare la creatività e lo sviluppo di nuove idee.
Solo attraverso le contaminazioni di genere, di conoscenze, di esperienze e di identità si
contribuisce davvero alla creazione di valore”, ha concluso Gregori.
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