Disabilità: un sostegno per i lavoratori autistici

La proposta di legge avanzata da Enrico Comincini rappresenta un'importante opportunità per lo sviluppo professionale dei disabili

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Lavoratori autistici: il progetto Pizzaut

Di stretta attualità nelle politiche del lavoro anche il tema della disabilità e dei lavoratori autistici.

Lo scorso ottobre, l’ufficio di presidenza della Commissione Lavoro del Senato ha incardinato un disegno di legge sulle startup sociali innovative. Il ddl prevede un sostegno statale alle iniziative imprenditoriali che fanno dell’inclusione sociale e lavorativa di persone affette da autismo il caposaldo della propria attività.

La proposta di legge è stata avanzata da Eugenio Comincini, senatore con alle spalle un doppio mandato da sindaco di Cernusco Sul Naviglio, cittadina alle porte di Milano. Durante l’esperienza da amministratore locale, Comincini ha potuto toccare con mano le problematiche delle persone con disabilità. E ha visto nascere Pizzaut, la pizzeria gestita da ragazzi autistici ideata da Nico Acampora, oggi assessore con deleghe all’Educazione, Formazione e Politiche Giovanili del comune cernuschese.

Un esempio per i lavoratori autistici

“Il 2 aprile 2019, giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, feci un intervento in aula portando all’attenzione dei colleghi le esperienze di Pizzaut e Tortellante – racconta Comincini -. Due realtà nate per dare una concreta opportunità di lavoro a ragazzi affetti da autismo, proponendo di invitarle in Senato. A luglio l’invito si concretizzò in una serata alla quale parteciparono, tra gli altri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A novembre, dopo averne studiato il contenuto insieme ai commercialisti delle due società e all’ufficio legislativo del Partito Democratico, depositammo il disegno di legge. A gennaio 2020 il Ddl fu assegnato alla Commissione Lavoro del Senato. Ma con l’emergenza Covid a tenere banco, l’iter sub è inevitabilmente un rallentamento e solo a ottobre di quest’anno si   riusciti a incardinarlo”.

Il Ddl, che ha quindi iniziato l’iter ufficiale per diventare legge con relatrice la senatrice Barbara Guidolin, prevede le agevolazioni già contemplate dalla normativa sulle start-up innovative. Ovvero cinque anni di defiscalizzazione, decontribuzione al 70% e vantaggi fiscali per i soggetti che investono anche per le startup a vocazione sociale che impieghino per un periodo non inferiore a un anno, in una proporzione uguale o superiore ai due terzi della forza lavoro complessiva, lavoratori autistici.

Offrire prospettive professionali

“La norma consentirebbe a queste realtà di avere un sostegno economico negli anni di avviamento, senza essere particolarmente onerosa per lo Stato. La copertura richiesta, considerando la platea dei potenziali beneficiari, è di circa 5 milioni di euro all’anno”, aggiunge Comincini. A fronte di un impatto economico minimo sugli oltre 800 miliardi di euro del bilancio dello Stato, la legge avrebbe una forte valenza sociale e potrebbe fare da apripista nella gestione di altre diversità. Legate a situazioni di difficoltà di integrazione che comunque rappresentano per lo Stato un costo, sociale o di altra natura.

“Negli ultimi anni la sensibilità nei confronti dell’autismo è cresciuta molto. In parte grazie a una società più aperta, che riesce a mettere in luce le situazioni di difficoltà di molte più persone. E in parte grazie a una medicina più avanzata, che oggi diagnostica più casi rispetto al passato. Concretamente, però, il sostegno pubblico alle persone autistiche spesso si esaurisce con il percorso scolastico. Terminate le scuole superiori, i ragazzi frequentano normalmente centri diurni o svolgono attività non equiparabili a un’occupazione. Si crea così un vuoto che i genitori cercano di colmare con diverse iniziative. Come nel caso di Pizzaut e Tortellante, che offrono loro una prospettiva professionale. Il disegno di legge fa sì che lo Stato riconosca questi nuovi percorsi lavorativi e li sostenga”, conclude Comincini.


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