Turismo e formazione, un legame per ripartire

Circa 8 mila operatori del turismo hanno sviluppato progetti formativi, con una crescita record del 40% di adesioni nel biennio del Covid: lo dicono i dati Fonditalia presentati al BTM Puglia

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Turismo e formazione: Fonditalia presenta i dati di crescita

Il mondo del turismo italiano è ripartito anche dal BTM, Business Tourism Management, evento che si è svolto nei giorni scorsi a Taranto. Tra analisi delle criticità e dei nuovi scenari di ripresa, Fonditalia conferma il ruolo strategico della formazione per la crescita del settore.

La formazione è la chiave per riavviare il settore e per fornire agli operatori le conoscenze e gli strumenti per potersi orientare in un mondo complesso ma ricco di opportunità. E’ quanto emerge dai dati di FondItalia, presentati in occasione della fiera pugliese e dedicati ad alcune tematiche nevralgiche del rapporto fra turismo e formazione.

Turismo e formazione: numeri in crescita

Su oltre 13.000 aziende del settore turismo, aderenti a FondItalia, sono 1.417, divise fra hospitality (200) e attività dei servizi di ristorazione (1.217), le imprese che hanno avuto accesso alla formazione finanziata dal Fondo per un totale di circa 8.000 lavoratori. La Puglia guida la classifica con 288 aziende del turismo formate, circa il 20% del totale nazionale, con 1582 lavoratori.

“Nel 2020-2021 in controtendenza abbiamo registrato una crescita pari al 40% delle adesioni del settore turismo grazie soprattutto all’azione svolta con le parti sociali e alla sensibilità dei consulenti del lavoro – spiega il vicepresidente di FondItalia Egidio Sangue -. Nonostante le chiusure e le criticità dovute allo scoppio della pandemia le imprese hanno reagito approfittando di questo biennio così complesso per formarsi”.

Le competenze più rilevanti

Sono state circa 700mila le ore di formazione finanziata, di cui il 60% a distanza. Con particolare attenzione alle tematiche relative alla “gestione aziendale” e allo “sviluppo delle abilità personali”. Senza dimenticare i capitoli legati alla “salvaguardia ambientale” e alle “lingue straniere”. Due elementi che contraddistinguono lo sforzo impresso verso una prospettiva sempre più ampia e concorrenziale

“Abbiamo registrato resilienza e reattività da parte delle imprese del comparto – aggiunge Snague -. Hanno infatti compreso la necessità di creare professionisti in grado di accogliere le esigenze della clientela e di confrontarsi con le sfide del mercato”. Gli strumenti ci sono: il Fondo Nuove Competenze, che sarà rifinanziato, e il GOL, con 800 milioni di euro destinati alle regioni. “Il turismo deve fare filiera con il territorio, con i beni culturali, con la logistica – conclude Sangue -. Ed è necessario che pubblico e privato facciano sinergia sulle risorse per offrire a un mondo così reattivo e importante, ma fragile, strumenti integrati e di facile accesso”.

La proposta Fonditalia

Le imprese aderenti a FondItalia possono accedere a una programmazione a 24 mesi per utilizzare i periodi più proficui per formare i dipendenti. Flessibilità, dunque, ma soprattutto integrazione e sinergia. Nei giorni scorsi il Fondo ha raddoppiato la dotazione dell’Avviso FEMI 2022.01, passando da 6 milioni a 12 milioni di euro.

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