Conoscere e affrontare le transizioni del mondo del lavoro

“Transizioni: lavoro, economia, società” il titolo della 13^ edizione della manifestazione del Festival del Lavoro, a Bologna dal 23 al 25 giugno

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Transizioni del mondo del lavoro al Festival 2022

La trasformazione tecnologica e il grande cambiamento culturale in atto hanno guidato l’Italia a molteplici transizioni del mondo del lavoro. Verso un modello economico, produttivo e professionale il cui orizzonte è ancora tutto da definire.

In questa fase, infatti, la sfida più importante è rendere tale transizione economicamente e socialmente sostenibile, mettendo in condizione i tanti soggetti coinvolti di salvaguardare la propria occupabilità. Ed evitare che i tanti segmenti vulnerabili vengano confinati in una dimensione di marginalità. Non a caso, le transizioni nel mondo del lavoro, dell’economia e della società saranno i temi trainanti del Festival del Lavoro del 2022. L’evento, organizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro e dalla sua Fondazione Studi, vede tra i protagonisti anche la rivista Forme, in qualità di media partner e promotore di speciali iniziative nell’agenda del festival.

Le 5 transizioni del mondo del lavoro

Quali sfide, per i protagonisti del mondo del lavoro italiano? La prima è quella dei modelli organizzativi del lavoro conseguente all’innovazione tecnologica, ai cambiamenti produttivi e alle trasformazioni sociali prodotte dalla pandemia. Come lo smart working sta cambiando aziende e lavoratori? Quali prospettive di crescita occupazionale possono essere individuate nel lavoro in piattaforma? E quali strumenti di regolazione?

La seconda riguarda le competenze da aggiornare e da formare ex novo in un processo sempre più rapido di obsolescenza. La formazione in accesso al mercato e quella continua per i lavoratori sono priorità ineludibili dei prossimi mesi. La terza sfida è legata alle tipologie di lavoro. Con la nascita di nuove modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, va assottigliandosi sempre di più il confine tra lavoro autonomo e lavoro dipendente. Di conseguenza, lo stesso rapporto gerarchico fra datore di lavoro e dipendente va scardinandosi, sostituito da tecnologie (algoritmi) e da altre modalità di relazione. Serve dunque una riflessione urgente su chi controlla gli algoritmi delle piattaforme e su quale ruolo debbano avere i dati nella gestione delle risorse umane.

C’è poi la cultura del lavoro. La perdita di senso e di identificazione sociale del lavoro sta lasciando sempre più spazio alla riscoperta della dimensione privata e personale. Al tempo stesso, le tecnologie liberano tempo per i lavoratori, rendendo il lavoro potenzialmente più produttivo di prima. Infine, la transizione dei lavoratori e delle aziende, oggi coinvolti in un processo di cambiamento collettivo di trasformazione che necessita di politiche previdenziali e reddituali nuove. Di primaria importanza è mettere a fuoco quali strumenti possono ridurre i rischi connessi al cambiamento che stiamo vivendo.

Scenari di rischio e urgenza di scelte

Le transizioni del mondo del lavoro sopra elencate portano anche serie di rischi per l’intera società. Dall’aumento delle disuguaglianze, con la crescente polarizzazione del mercato del lavoro tra lavoro high e low skilled all’impoverimento del lavoro (con il contributo umano sostituito sempre più dalle macchine). L’esclusione dal lavoro vede poi i giovani sempre più ai margini. Sia per le difficoltà di accesso e crescita, sia per la crescente tendenza a chiamarsi fuori da una partecipazione piena alla vita attiva.

Il governo della transizione richiede, quindi, strumenti diversi dalle epoche precedenti. I margini di incertezza sono elevati e il nuovo modello è ancora da definire. Mettere a fuoco le scelte prioritarie per il Paese e l’approccio di governo, istituzioni, professionisti, parti sociali, università, aziende e lavoratori, in uno scenario di ripresa economica e attuazione del Pnrr, sarà l’obiettivo della tredicesima edizione del Festival del Lavoro.


Tutte le informazioni sulla partecipazione e sul programma su www.festivaldellavoro.it

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