Non solo Pandemials: l’attenzione dei Consulenti del Lavoro guarda oltre, verso la creazione di una Generazione Legalità che superi il dato anagrafico per abbracciare chi crede nella realizzazione di una realtà comune di lavoro etico.
“Generazione Legalità” è anche il nome del progetto di orientamento presentato a Palermo, nella ricorrenza dei 30 anni dalla strage di Capaci, attraverso l’Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro in piazza con il Neet Working Tour. L’iniziativa promossa dalla ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone ha proprio come obiettivo dialogare con i ragazzi di etica e legalità sul lavoro.
Consulenti del Lavoro uniti per la Generazione Legalità
Un lavoro quotidiano che i Consulenti del Lavoro mettono a disposizione della collettività sotto diverse forme. A partire dalla cooperazione istituzionale a vari livelli, di cui è un esempio l’Osservatorio per la legalità istituito in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro per il contrasto ai fenomeni distorsivi del mercato del lavoro. Ma anche attraverso i numerosi accordi Asse.Co. siglati dal Consiglio nazionale dell’Ordine con gli enti territoriali per la certificazione della conformità dei contratti (l’ultimo firmato al Salone del Libro di Torino). Ancora, con la creazione del videogame “Generazione Legalità” per parlare ai ragazzi di lavoro etico, avvicinarli alle organi di governo, nazionali ed europei, e far percepire loro la visione sovranazionale che anima le istituzioni comunitarie.
“Possiamo essere portatori di un messaggio di legalità nel momento in cui scegliamo di rinunciare ad azioni o comportamenti illeciti – commenta Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro -. Nel nostro piccolo, come nella gestione dei rapporti di lavoro e delle risorse umane. Siamo tutti chiamati a costruire un Paese migliore”. I professionisti, infatti, devono essere un modello da seguire. E questo senso di responsabilità si proietta nel futuro grazie al Festival del Lavoro 2022. Il confronto sulle transizioni che interessano lavoro, economia e società metterà a fuoco le scelte prioritarie per il Paese e il ruolo che dovranno avere politica, istituzioni, parti sociali, professionisti, enti di formazione, società civile.