Le piattaforme per la ricerca del lavoro sono tante, ma non sono tutte uguali. In un contesto globale così competitivo – e in un periodo post pandemico caratterizzato dalle grandi dimissioni e da una vera e propria gara dei talenti – si differenzia chi riesce a implementare strumenti intelligenti e ritagliati sulle reali aspirazioni dei lavoratori.
Ed è quello che i fondatori di Talent.com intendono con il concetto di piattaforma programmatica incentrata sull’utente: più che una mission, un percorso evolutivo costante. Va in questa direzione la recente tornata di finanziamenti (120 milioni di dollari) ottenuta attraverso una cordata di investitori internazionali. “Con questi nuovi fondi intendiamo rafforzare la posizione del portale come punto di riferimento per la ricerca di lavoro”, spiega il co-fondatore e co-Ceo Lucas Martínez. “Raggiungeremo questo obiettivo assumendo i migliori talenti a disposizione e aumentando gli investimenti in Prodotto e R&S”.
Insomma, la gara dei talenti è aperta anche internamente: si parla infatti di accrescere il team in tutto il mondo, di investire nell’aggiornamento dei prodotti, di consolidare il marchio e di sviluppare ulteriori soluzioni per le Pmi. Ne abbiamo parlato con Fabio Panella, direttore commerciale e operativo area Sud Europa di Talent.com, che ci ha raccontato gli obiettivi dell’azienda e le relative declinazioni sul mercato del lavoro italiano.
Talent.com si presenta come piattaforma programmatica e incentrata sull’utente. In che modo si differenzia, a livello strategico ma anche operativo, dalle altre realtà online?
Per distinguersi dagli altri portali presenti sul mercato, Talent.com ha investito in modo importante non tanto sul brand quanto sul prodotto e sul know-how. Da sempre, grazie ad A/B testing continui, si sviluppa e si migliora la user experience per milioni di candidati in cerca di lavoro, con l’obbiettivo di mettere a disposizione le migliori offerte a un pubblico di potenziali profili. D’altro canto, Talent.com si è sempre distinta dalle altre piattaforme per l’approccio consulenziale espresso nei confronti dei clienti. Inoltre, il lato programmatico e innovativo del portale permette di intercettare i candidati in modo più targettizzato e quindi più in linea con le aspettative delle aziende.
Quando è nata la filiale italiana e come state interpretando la complessità e le evoluzioni di questo mercato?
In realtà Talent.com parla italiano dalla sua nascita. Basti considerare che tra i primi cinque dipendenti in Europa, ben tre sono italiani. Ai tempi la gestione era centralizzata negli uffici di Losanna, dove contiamo oltre 55 dipendenti. Oggi Talent.com opera con un team di cinque persone dedicate al mercato italiano tra Losanna, Lugano e Milano. La nostra ambizione è di aumentare questo numero nei prossimi tre anni. Anche perché l’Italia è tra i Paesi più importanti per lo sviluppo della nostra piattaforma e il contesto economico post pandemico ha creato valide opportunità sia lato clienti sia per quanto riguarda i talenti disponibili. Vogliamo investire in modo sostanzioso, portando a bordo i migliori esperti del settore, e sviluppare un vero centro di competenze sul territorio.
Insieme alla user experience per chi cerca lavoro, c’è il lato aziendale del recruitment. Come supportate le aziende nella sempre più difficile ricerca dei talenti?
In questo momento le aziende italiane sono in costante ricerca di nuovi candidati. Il periodo post pandemico che stiamo vivendo ha creato tante sfide, sia in termini di nuove risorse sia in termini di reperibilità di profili ordinari. Proprio ora, quindi, il nostro supporto in qualità di consulenti è molto importante: non si tratta semplicemente di lanciare delle campagne di recruitment online, ma di consigliare le aziende sui nuovi modi di farlo con successo. Guidare le aziende alla scoperta di strumenti di marketing online applicati al recruitment ci permette di ovviare alle difficoltà del momento, di abbassare i costi e di reperire candidati in modo più mirato.
Quali obiettivi e progetti per il futuro della vostra presenza in Italia?
L’obiettivo di Talent.com è diventare un portale globale per la ricerca di lavoro. A oggi siamo il terzo polo italiano in termini di bacino di candidati disponibili. Stiamo investendo tanto su intelligenza artificiale e marketing, per portare sempre più candidati in linea ai nostri clienti e offrire un servizio ancora più user friendly agli utenti. Come già detto, l’Italia ha sempre avuto un posto particolare nel cuore dei fondatori di Talent.com. Fino a due anni fa non c’era personale sul territorio italiano: lo sviluppo del mercato del recruitment online e il round finanziamenti ricevuto ci permettono oggi di spingere sull’acceleratore. E di continuare ad assumere commerciali, account manager e business analyst direttamente in Italia.
L’ambizione è che il nostro brand diventi un punto di riferimento per candidati e aziende nel mondo del lavoro capitalizzando sui talenti italiani.
UNA PIATTAFORMA PER FARE MATCHINGLa piattaforma Talent.com è attualmente disponibile in 78 Paesi e in 29 lingue e impiega 400 persone nel mondo. Si occupa principalmente di creare un match tra i candidati e le offerte di lavoro più pertinenti al relativo profilo. Inoltre, il modello pay-per-click aiuta le aziende a ottimizzare le campagne di recruitment e migliorare le performance. Il portale conta oggi oltre 30 milioni di offerte di lavoro da parte di 1 milione di aziende. Figura, inoltre, tra le aziende in più rapida crescita selezionate da Financial Times, The Globe and Mail e Deloitte’s Technology Fast 500. I co-fondatori Maxime Droux, Lucas Martínez e Benjamin Philion, insieme a un team globale di esperti del settore, hanno elaborato una chiara strategia di sviluppo per diventare un punto di riferimento per candidati e recruiter. |