La missione? Accompagnare 5 ragazzi “disorientati” alla scoperta di loro stessi: fare orientamento aprendo loro gli occhi sulle opportunità che li circondano, spingendoli a tuffarsi in una scommessa consapevole e credibile.
È l’esperimento fatto da FriendZ Enterprise, insieme a UniPegaso e UniMercatorum, con l’obiettivo di colmare il gap informativo dei giovani in merito al mondo del lavoro. E permettere loro di scegliere con consapevolezza il proprio percorso di studi.
Si chiama “I Disorientati” e l’edizione pilota ha avuto luogo lo scorso giugno ad Agerola (NA). Il progetto è iniziato con la selezione dei partecipanti: 5 giovani, tra i 18 e i 22 anni, tra più di 600 candidature ricevute. Per partecipare alla tre giorni di orientamento, infatti, i ragazzi hanno compilato un questionario online. Ognuno di questi con background, carattere e abilità diverse, ha permesso a chi li ha seguiti da casa di identificarsi e di orientarsi insieme a loro.
Orientamento e bisogni della Gen Z
Dai questionari è emerso che l’80% dei ragazzi è indeciso sul proprio futuro. Un dato che conferma le ultime stime dell’Istat: nel 2021 più di 97 mila ragazzi hanno abbandonato percorsi di studio e lavorativi. “Chiacchierando con i ragazzi da selezionare, ci siamo resi conto della mancanza di consapevolezza e di informazioni in merito allo scenario del lavoro – afferma Cecilia Nostro, Co-Founder di FriendZ Enterprise -. La scuola non fornisce ancora un quadro preciso delle nostre soft skills e, quindi, della prospettiva lavorativa più adatta a noi. Inoltre, abbiamo notato che spesso i più giovani non sanno quali sono i lavori realmente disponibili e non conoscono tutte le nuove professioni nate con la digitalizzazione. Spesso alla domanda ‘quali mestieri conosci?’ non sapevano andare oltre ai classici avvocato, medico, commercialista”.
Il programma del bootcamp di Agerola
Il bootcamp realizzato insieme a UniPegaso e a UniMercatorum ha avuto proprio l’obiettivo di combinare le predisposizioni naturali dei ragazzi con le richieste reali del mercato del lavoro. Durante il primo giorno i “disorientati” si sono infatti cimentati in attività, test e giochi che hanno permesso loro di individuare capacità e sfumature caratteriali. La seconda giornata era invece dedicata alla conoscenza delle nuove professioni.
In chiusura, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di combinare quanto emerso dalla prima con quanto emerso dalla seconda giornata. A ogni partecipante è stato assegnata una carta riassuntiva sulla base dei risultati raggiunti.
Inoltre, ognuno di loro ha ricevuto una borsa di studio presso UniPegaso e UniMercatorum per frequentare il percorso di studi adatto. In tutti e tre i giorni di camp, i ragazzi si sono confrontati con veri professionisti, hanno esplorato le vite degli adulti e hanno interrogato i professori, pronti a mettere la loro esperienza a disposizione dei giovani.