Quiet Quitting: fare un passo indietro sul lavoro, facendo lo stretto indispensabile, in modo da avere un miglior equilibrio nella propria vita privata. È un argomento che sta suscitando un interessante confronto su LinkedIn.
Tuttavia, nell’attuale contesto economico di incertezza, il “licenziamento silenzioso” potrebbe non essere una mossa prudente. Il trend del quiet quitting è infatti una soluzione a breve termine, che non affronta il problema più grande di trovare il giusto equilibrio tra le priorità nel lavoro e nella vita.
Inoltre, i manager che promuovono ambienti di lavoro progressisti sanno che i dipendenti felici possono essere più produttivi. Altrimenti, il modo migliore per affrontare la questione è avere una conversazione aperta e trasparente con il proprio responsabile, in modo da stabilire confini chiari e modalità di lavoro migliori.
4 consigli per evitare il quiet quitting
Di seguito alcuni consigli degli esperti di LinkedIn su come raggiungere questo equilibrio senza ricorrere al quiet quitting.
1 | Comunicare di più: la soluzione a lungo termine consiste nel ricercare e rilevare i problemi di base e affrontarli di petto. Anche rivolgersi alla propria rete professionale può essere uno strumento potente e su LinkedIn si possono trovare alcuni esempi di utenti che condividono le proprie esperienze per sostenersi a vicenda nei momenti difficili.
2 | Cercare di spiegare perché ci si sente così: descrivere esattamente il motivo per cui ci si sente in burnout, con esempi, ed essere onesti potrebbe essere di aiuto nel corso di una conversazione con il proprio manager. La pandemia ha cambiato il modo di lavorare e i datori di lavoro si sono resi conto che non esiste un approccio unico per tutti.
3 | Stabilire dei limiti al lavoro: quando le cose si fanno difficili è importante stabilire dei limiti per raggiungere un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. Su LinkedIn è possibile trovare esempi di persone che condividono strategie per raggiungere questo obiettivo. Dall’utilizzo della pausa pranzo per fare passeggiate o esercizio fisico fino all’importanza del giardinaggio per la salute mentale.
4 | Rivalutare il percorso professionale: molti datori di lavoro vogliono assicurarsi che i loro team siano felici, con carichi di lavoro gestibili e un buon worklife balance, ma non sempre le cose vanno per il meglio. Se il proprio manager o datore di lavoro non è reattivo, potrebbe essere il momento di cercare un nuovo ruolo in cui sentirsi valorizzati.