I problemi del sonno sono enormemente diffusi in Italia.
Il 62% delle persone russa, l’insonnia cronica colpisce il 10% della popolazione e l’insonnia a breve termine riguarda addirittura più del 30% degli italiani. In sostanza, più di un terzo della popolazione è “privato” del sonno, mentre l’85% dei casi non si cura. Sono le statistiche riferite dal centro di medicina del sonno milanese Sonnomedica.
Problemi del sonno e salute dei lavoratori
Se ne è parlato anche a fine settembre a Napoli, nell’ambito del seminario conclusivo del Progetto “Corretti stili di vita della persona e sicurezza del lavoratore”, cofinanziato da INAIL – Direzione Regionale Campania e realizzato insieme a CISL Campania, Consorzio Promos Ricerche, Assessorato al Lavoro e Risorse Umane della Regione Campania e Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Iriss) del Cnr.
Marco Caglieris, direttore e Founder di Sonnomedica ha spiegato: “Il punto di partenza è che non stiamo dormendo abbastanza e curiamo poco la qualità del nostro sonno. Il 50% della popolazione dorme solo 6 ore o meno per notte, invece di 7-9. Negli ultimi 100 anni abbiamo perso in media 1-2 ore di sonno e il 70% dei lavoratori nell’autotrasporto dorme meno di 6 ore”. La pandemia e l’attuale scenario internazionale hanno acuito queste tendenze. La conclusione è che viviamo in una società di deprivati di sonno, con conseguenze nefaste sulla nostra salute, sulle performance lavorative e soprattutto sulla sicurezza.
Come affrontare il problema?
Prima di tutto, è importante implementare il concetto di Work-Life Balance. Introducendo un paradigma nuovo, Work-Life-Sleep Balance, che restituisca al sonno, quindi, la dimensione centrale che deve giocoforza avere.
Inoltre:
- svolgere sensibilizzazione e formazione;
- implementare screening e check up ad hoc;
- attivare leve strategiche e organizzative.
È un dato di fatto che l’80% dei Business Leader ha ricevuto un’istruzione limitata da parte delle proprie organizzazioni sul tema del sonno. Le aziende più innovative al mondo stanno introducendo iniziative strutturate per i problemi del sonno e per favorire il riposo. Come l’introduzione dello Sleep Manager o le Nap Room, stanze dedicate al sonnellino sul posto di lavoro. Quasi nulla purtroppo in Italia è stato fatto.