Per GOL si intende Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori: programma che mira a inserire o reinserire al lavoro le persone, in raccordo con il Piano Nuove Competenze del PNRR.
La dotazione economica di 4 miliardi e 400 milioni di euro, per prendere in carico 3 milioni di inoccupati entro il dicembre 2025, rappresenta anche un banco di prova operativo. Per questo è imprescindibile un nuovo modo di lavorare: la richiesta non è solo censire, ma anche orientare e formare a nuove competenze.
Tra GOL e operatività
A Torino il 13 e il 14 ottobre oltre cinquanta relatori hanno affrontato la questione: i volumi, i tempi rapidi che sono la modalità operativa imprescindibile del PNRR, il rapporto stretto che questo strumento crea tra disoccupazione e formazione, tra formazione professionale e domanda reale dalle imprese, tra territori e evoluzione della domanda dei mestieri.
Tutto questo impone un piano operativo con una reale governance, come confermato da Silvana Rasello Presidente del CIOFS-FP Piemonte. “Per raggiungere gli obiettivi ed essere efficaci si deve creare un nuovo modus operandi – afferma -. Convergendo sugli obiettivi e condividendo le buone pratiche che gran parte del mondo della formazione professionale accreditato ricalca perfettamente per stile e dedizione. E che qui in Piemonte già vede una buona collaborazione con gli enti pubblici a partire dalla Regione”.
Input colto e sottoscritto dall’assessore regionale Elena Chiorino: “La formazione è un tema di cui la politica ha sempre parlato troppo poco. E’ un asset strategico, un investimento sul futuro del nostro Paese, per i giovani e le donne che si devono ricollocare nel mercato del lavoro. Con GOL abbiamo finalmente un’opportunità per agire in modo concreto perché “stato sociale” vuol dire proprio questo. Accogliere le persone in difficoltà e consentirgli di reinserirsi nel tessuto sociale con un lavoro dignitoso. Bisogna inoltre aver il coraggio di creare un’azione di partnership pubblico – privato per affrontare la sfida alla disoccupazione”.
Formazione e occupazione
Gianni Bocchieri del coordinamento PNRR Stato-Regioni pragmaticamete ricorda che “il PNRR è in gran parte debito, non va sprecato. È necessario cambiare la mentalità in cui l’elemento di successo non è il raggiungere l’obiettivo di spesa, ma raggiungere gli obiettivi finali. Formare e occupare i cittadini senza andare a sviluppare nuovi costi strutturali”. Passando infine a quelli che dovrebbero esser gli effetti di GOL, cioè le qualificazioni professionali, Mauro Frisanco, economista del lavoro e parte del direttivo del Seminario Europa spiega: “andrebbe alimentato in modo stabile e con nuove modalità d’intervento integrato tra PAL e formazione professionale. Non deve esser concepito come spesa, ma come una misura a lungo periodo sulla qualifica delle persone valorizzando in modo olistico le effettive esperienze pregresse. L’ottica deve essere quella di capitalizzare tutto il vissuto umano e professionale delle persone offrendo loro nuove prospettive intersecate con una reale occupabilità”.
Chiara, infine, la posizione nazionale del CIOFS-FP: “Le richieste che facciamo in questa sede e che discuteremo nella giornata conclusiva con i rappresentanti di dieci regioni sono finalizzate al successo finale formativo di tutti coloro che hanno perso il lavoro da adulti o cercano una strada per il futuro – precisa la presidente Manuela Robazza –. Per noi è una missione esser utili e dare la nostra esperienza in questo contesto storico assai difficile”.