WEGG promuove un nuovo modello di welfare aziendale con al centro il dipendente in quanto individuo, ponendo attenzione al clima aziendale e alla qualità delle relazioni.
Il primo abito d’intervento è il sostegno alla genitorialità. Per permettere di coniugare al meglio le esigenze domestiche con quelle lavorative l’azienda corrisponderà ai propri dipendenti con figli dai 3 ai 36 mesi un contributo mensile per la retta dell’asilo nido durante l’intero anno scolastico 2022-2023. Per questo progetto, WEGG ha previsto un contributo che va dai 2.000 ai 4.000 euro per i genitori dei bambini in età prescolare.
Internamente, invece, è stato avviato un modello di welfare premiale. Al fine di creare maggior compattezza di intenti tra i dipendenti: agli MBO (Management By Objectives) personali si aggiungono così altri MBO aziendali per focalizzare l’attenzione non più solo sulle performance del singolo ma sull’apporto che il lavoro di ognuno può dare all’azienda intesa come gruppo di persone.
La solidarietà secondo WEGG
Infine, lo sguardo attento al territorio con il supporto ad associazioni e ONLUS attive nel Veneto orientale. Il primo ente a ricevere un contributo concreto è stata l’Associazione Pulcino di Albignasego (PD) che dal 1996 si occupa di neonati prematuri. Sostenendo le “famiglie premature” e i reparti di terapia intensiva neonatale e supportando i bambini nel loro percorso di crescita.
“Abbiamo sempre detto di voler disegnare una tecnologia con al centro la persona. Era naturale quindi progettare la nostra nuova realtà aziendale intorno al dipendente proprio in quanto individuo – afferma Fabio Mavaracchio, Amministratore Unico di WEGG -. Questo piano è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a sostenere economicamente ed emotivamente il nostro personale. Andare incontro alle esigenze personali e familiari dei lavoratori è un riconoscimento per il contributo prestato e un incentivo al mantenimento dello spirito di condivisione degli obiettivi aziendali”.