Quanto è “equa” la tua azienda? Scoprilo con il GenQ Index

Ogni azienda o lavoratore, semplicemente rispondendo ad alcune domande, può “mappare” la propria realtà e misurare quindi il relativo livello di attenzione alla Diversity and Inclusion

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GenQ Index per mappare la parità di genere nelle aziende

Nasce GenQ Index, l’indice che permette di calcolare il grado di uguaglianza di genere all’interno dei contesti lavorativi.

Si tratta di un progetto di GenQ, associazione no profit che si impegna nella lotta alla disparità di genere e alla diffusione della tematica di D&I. Oggi, infatti, l’inclusione è ritenuta uno degli elementi strategici per le aziende. In quanto abilitatrice di migliori performance, capacità decisionale critica, incremento innovativo, fidelizzazione della clientela e attrazione di talenti e stakeholder.

Come calcolare il GenQ Index

A seguito della compilazione di un questionario, ogni persona – lavoratore o rappresentante di azienda – riceve una risposta automatica basata su un algoritmo, che quantifica il livello di compliance assegnando un punteggio da 1 a 100. Inoltre, viene offerta la possibilità di una prima consulenza gratuita con il team di GenQ, per implementare gli eventuali aspetti critici. Il GenQ Index nasce dallo studio dei maggiori indici esistenti, quali Bloomberg e EIGE.

Da qui sono stati stilati cinque ambiti di indagine, che si adattano particolarmente alle PMI:

  • salario percepito da un uomo e da una donna;
  • parità di ruolo ricoperto;
  • percentuale di donne interne all’azienda e aventi responsabilità manageriali;
  • flessibilità oraria;
  • attuazione di strategie volte a ridurre il gender gap.

“Il nostro team lavora con passione a questo progetto – spiega Paolo Silvestri, tra i giovani under 30 fondatori dell’associazione -. Ci lega la consapevolezza che la nostra generazione abbia il dovere morale di contribuire in modo attivo al raggiungimento dei SDGs. La sfida più grande è stata quella di creare uno strumento oggettivo e user friendly. Abbiamo iniziato dall’obiettivo 5, vedremo cosa ci inventeremo per i prossimi!”

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