Nell’ultimo anno in Italia sono stati valutati 55.000 titoli di studio esteri, con il rilascio di 11.839 attestati di comparabilità e 5.481 attestati di verifica, per permettere alle persone di continuare il percorso universitario o lavorare in Italia. Questa è la fotografia scattata da Cimea (Centro di Informazione su Mobilità ed Equivalenze Accademiche), in occasione della Giornata Internazionale dell’Istruzione.
Titoli di studio esteri: quali paesi e tendenze
Cimea si occupa del rilascio degli attestati di comparabilità, documenti che inquadrano i titoli di studio esteri all’interno del sistema italiano di istruzione superiore, e degli attestati di verifica, che certificano l’autenticità del diploma estero di laurea. Negli ultimi 12 mesi ha rilasciato 17.320 attestati. La maggior parte – 6.991 attestati di comparabilità e 2.882 attestati di verifica – per titoli provenienti da Pakistan, Bangladesh, India, Stati Uniti d’America, Iran, Regno Unito, Afghanistan, Ucraina, Cina e Camerun.
L’alto numero di richieste da alcune regioni del mondo riflette le instabilità geopolitiche in atto. Non a caso, infatti, Ucraina e Iran compaiano tra i primi 10 Paesi per numero di attestati rilasciati. Cimea ha infatti rilasciato 399 attestati di comparabilità per titoli ucraini (vs 80 nel 2021) e 789 per i titoli iraniani (vs 166 nel 2021).
Il progetto per i rifugiati
Per garantire un riconoscimento equo anche a chi possiede una documentazione parziale, Cimea promuove un ulteriore strumento di inclusione: l’EQPR (European Qualifications Passport for Refugees). Documento che riassume le informazioni riguardanti le qualifiche ottenute dai rifugiati che non hanno con sé la documentazione per dimostrarlo.
Dal 2018, l’ente ha supportato il Consiglio d’Europa nel valutare 300 richieste e rilasciato 289 EQPR. Grazie a questo documento, nel nostro Paese sono stati 52 i rifugiati immatricolati per la formazione superiore e 8 gli iscritti a corsi singoli. Il maggior numero di attestati è stato rilasciato per titoli di studi esteri provenienti dall’Asia (7.977). Seguiti da Europa (4.710), America Centrale e Sud America (1.639), Africa (1.494), America del Nord (1.416) e Oceania (84).