Gennaio è il mese dei Top Employers. Una certificazione, giunta ormai alla 15^ edizione, che attendiamo con la sana curiosità di comprendere dove sta andando il mondo del lavoro italiano, europeo e globale attraverso le buone pratiche delle aziende che ne sono protagoniste. Proprio perché la percezione dei dipendenti e dei professionisti sta cambiando rapidamente, è interessante notare la costante evoluzione dei progetti HR, nonché delle iniziative di rafforzamento dell’employer branding e di miglioramento del clima e della cultura aziendale.
La valutazione riguarda soprattutto qualità delle politiche per il personale, ambiente di lavoro, formazione di dipendenti e collaboratori, capacità di attrarre talenti, attenzione alle esigenze familiari e sociali dei lavoratori e sensibilità ai temi della diversità e dell’inclusione. In seguito, gli esempi proposti da alcune delle aziende certificate Top Employers 2023 in Italia.
Organizzare il lavoro flessibile
Si parte dallo smart working, che rimane un grande driver di benessere in azienda. Lo sa bene la società di consulenza BIP, certificata Top Employer anche per l’adozione dello smart working al 100% e di ulteriori politiche legate alla genitorialità e ai bisogni individuali. Il tutto unito a impegno per l’inclusione e la parità di genere, investimenti in formazione e sviluppo e nuovi benefit. Premiate anche le politiche HR di Birra Peroni, soprattutto nelle aree “Purpose e Valori” e “Strategia People”. L’azienda ha infatti implementato un modello di flexible working – lavorare da remoto fino al 50% del tempo senza giorni prestabiliti -, ma ha anche rinnovato gli uffici della sede di Roma secondo elevati standard di comfort e sostenibilità proprio per soddisfare le mutate esigenze post pandemia.
QVC Italia ha invece definito una propria formula di smart working. Le persone che svolgono mansioni d’ufficio (360 su 500 dipendenti totali) sono chiamate a un minimo di 5 giorni al mese in presenza. Momenti pensati per valorizzare le connessioni e svolgere attività di relazione e di confronto. Ciò ha comportato un importante investimento tecnologico e l’erogazione di determinate somme per sostenere l’acquisto da parte dei dipendenti degli strumenti utili a organizzare l’home working. Quanto agli spazi aziendali. ecco la collaboration room, dove le persone possono incontrarsi e rilassarsi, e la pet room, che consente di lavorare in un ambiente accogliente anche per il proprio animale domestico.
Digitalizzazione e politiche data driven
La partecipazione al programma di certificazione Top Employers consente ogni anno di mettersi alla prova e di confrontarsi con le aziende che adottano le più innovative pratiche nella gestione HR. Lo pensa il gruppo bresciano AB, attivo nel settore della transizione energetica. Quest’anno, il gruppo è cresciuto sotto diversi punti di vista, uno su tutti l’implementazione del software Success Factors, che ha consentito di digitalizzare i processi delle risorse umane, accrescendone velocità ed efficienza.
La trasformazione smart è protagonista, poi, dei progetti di Bosch Rexroth, che ha lanciato il suo “Digital Organization Accelerator”. Obiettivo, digitalizzare le attività e sviluppare una cultura basata su trasparenza e condivisione dei dati, anche in ambito risorse umane. Dalla raccolta e dall’analisi di tutte le informazioni che raccontano la vita aziendale dei collaboratori, si è passati alla vera e propria revisione dei processi HR, secondo un approccio bottom-up. Così, il coinvolgimento dei collaboratori nelle diverse fasi ha aumentato motivazione e senso di appartenenza, implementando al contempo l’acquisizione di nuove competenze.
Persone al centro
SKS365, gruppo di gaming e betting attivo in Italia con il marchio Planetwin365, ha ottenuto la certificazione Top Employers per il suo modello “Work.Live.Play.”, fondato sulla personalizzazione della routine lavorativa per un maggiore equilibrio fra esigenze personali e funzione in azienda. Premiata anche la seconda iniziativa, “Wellbeing & Mental Health”, dedicata alla salute fisica e mentale dei dipendenti, che ha previsto nell’arco di tre mesi consulenze professionali, corsi di meditazione, gruppi di ascolto tra colleghi, consigli nutrizionali.
Altrettanto interessante l’approccio del gruppo di servizi socio-sanitari Korian, riconosciuto nelle classifiche di Italia, Belgio, Francia e Germania per il costante impegno volto al benessere dei dipendenti. L’azienda, infatti, ha dimostrato di operare secondo moderni processi di gestione delle risorse umane, puntando a valorizzare i talenti, sviluppare le competenze e promuovere percorsi di crescita professionale e personale. Inoltre, come ogni anno Korian ha svolto un’indagine sulla soddisfazione degli operatori, i cui risultati hanno generato un piano d’intervento mirato.
Sempre in tema di talenti, la compagnia assicurativa Itas ha confermato il valore dalle proprie politiche HR soprattutto nell’ambito della talent acquisition. L’azienda ha infatti lavorato molto negli ultimi anni trasformandosi in un luogo ambito per le nuove generazioni, che trovano una realtà stimolante, con buone possibilità di crescita e capace di ottimizzare le competenze acquisite nel percorso di studio. Non a caso, le statistiche aziendali vedono, nel 2022, il 41% delle nuove assunzioni provenire direttamente dall’università (nel 2020 erano il 25%).
Top Employers italiani, europei e globali
Inclusività, formazione costante e una forte attenzione al benessere sono i focus di JTI, azienda multinazionale attiva sul mercato del tabacco. Il traguardo della certificazione non si ferma al livello italiano, bensì si spinge anche in Europa e nel mondo. Risultato, quest’ultimo, che l’azienda consegue da 9 anni, accompagnata solo da altre 14 realtà globali. Tra le politiche vincenti, il programma di empowerment femminile “Together”, il congedo parentale egualitario retribuito di 5 mesi per tutti i neogenitori e la presenza di un comitato per la Diversity & Inclusion. Ma anche le modalità di lavoro agile, che prevedono fino al 50% di lavoro da remoto e 10 giorni all’anno per lavorare in qualsiasi parte del mondo, le iniziative di volontariato e la ricca piattaforma di welfare aziendale Life.
Nel settore del tabacco, anche BAT mantiene la posizione di élite italiana, europea e globale delle politiche HR. L’azienda si è distinta nelle seguenti aree: Business Strategy, People Strategy, Leadership, Organization & Change, Digital HR, Work Environment, Talent Acquisition, On-boarding, Purpose & Values ed Ethics & Integrity. Il tutto grazie a diverse iniziative a favore dei dipendenti come permessi e congedi parentali, contributi ai neogenitori, rimborso di asilo nido e borse di studio, formazione in base al ruolo e alle mansioni svolte e introduzione di una piattaforma welfare per coniugare benessere dei lavoratori e competitività aziendale.
Il pluripremiato del well-being
Chiudiamo con il proficuo caso del “big” dell’elettronica di consumo MediaWorld, che oltre alla certificazione Top Employers 2023 ha scalato la classifica Italy’s Best Employers 2022/23 nella categoria “commercio di elettronica” e rientra tra le 360 aziende dell’Italy’s Best Employers for Women 2023. Questi due elenchi sono stilati dall’Istituto Tedesco Qualità ITQF e ottenuti secondo il metodo social listening. Le analisi condotte su oltre due milioni di citazioni raccolte online negli ultimi dodici mesi (social media, blog, forum, portali di lavoro, video), hanno confermato l’impegno su diversi fronti, quali clima di lavoro, diversità e inclusione, sviluppo professionale, prospettive di crescita, sostenibilità e valori aziendali.
Spiccano dunque le attività rivolte al bilanciamento del rapporto vita-lavoro, come lo smart working flessibile al 100% e la flessibilità oraria. L’azienda ha anche continuato a potenziare l’offerta formativa con Memphis, l’Academy di MediaWorld che offre agli oltre 5.000 dipendenti italiani percorsi liberamente accessibili e personalizzabili a seconda del ruolo e degli interessi personali. Ogni anno MediaWorld eroga circa 200.000 ore di formazione, oltre 5 giorni medi per ciascuno dei 5.000 lavoratori.