La Manovra 2023 dedica un capitolo importante alla Tregua Fiscale o anche detta Pace Fiscale.
Una riforma che consente a contribuenti e imprese in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con l’Erario attraverso una serie di strumenti. Dalla definizione agevolata degli avvisi bonari alla regolarizzazione delle irregolarità formali, dal ravvedimento speciale delle violazioni tributarie all’adesione e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento.
Ad approfondire la riforma, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro con la circolare n. 1/2023 diffusa il 16 febbraio 2023. Un’analisi dettagliata delle misure di sostegno finalizzate a introdurre agevolazioni nell’ambito della riscossione dei tributi e degli strumenti deflattivi del contenzioso. Tra queste anche la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione e la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale. Nonché lo stralcio dei debiti fino a euro 1.000 affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 e la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Le misure di sostegno vengono non solo esaminate nel dettaglio, ma anche sintetizzate nelle tabelle riassuntive presenti nella parte finale del documento. Nell’ultima parte spazio ai codici tributo, pubblicati dall’amministrazione finanziaria con la risoluzione 6/E del 14 febbraio scorso e utilizzabili per i versamenti utili a regolarizzare la posizione debitoria verso il fisco.