“Le illazioni formulate nei tanti articoli pubblicati da Il Fatto Quotidiano, suffragate soltanto da affermazioni anonime, sono fermamente respinte dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro”. Si apre così il comunicato stampa del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro (CNOCDL) in risposta alla campagna mediatica scatenata negli ultimi giorni dal quotidiano nazionale.
La risposta a Il Fatto Quotidiano
“Entrando nel dettaglio delle tante pretestuose ricostruzioni, la costituzione della Fondazione Studi Srl, risalente al 2018, ben 5 anni fa, e di cui Fondazione Studi è socio unico, è stata deliberata per tenere separate le attività istituzionali da quelle commerciali. Una scelta operata ai fini di una migliore compliance normativa – si legge nel comunicato -. Che questa scelta sia stata fatta “per essere più liberi nei licenziamenti e non rispettare le normative sul lavoro” è una pura invenzione necessaria agli estensori degli articoli per dare sostegno alla motivazione politica della loro azione. La riprova si ha dalla minima mobilità dei lavoratori, che nella storia delle due Fondazioni ha portato ad avere solo due situazioni di contenzioso”.
Il riferimento è a quelle espresse nell’articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano del giorno 17 febbraio scorso, nel quale si riportano affermazioni dell’avv. Vincenzo Martino. Secondo il quale “Il frazionamento fittizio delle aziende non è una novità. È un modo di eludere le regole sui licenziamenti troppo spesso consigliato dagli stessi consulenti del lavoro”. Affermazioni ritenute dal CNOCDL generiche e diffamatorie, nonché lesive della categoria dei Consulenti del Lavoro.