Il reinserimento dei detenuti nella società passa attraverso un percorso di rieducazione in cui il lavoro ha un ruolo fondamentale.
Secondo i dati del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, infatti, solo il 2% dei detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale torna a commettere un reato. Contro una media che sfiora invece il 70% per coloro che non l’hanno avuta.
Per questo, Manpower, Fondazione Human Age Institute e Fondazione Severino Onlus hanno sottoscritto un protocollo di intesa per promuovere iniziative finalizzate a formare detenuti ed ex-detenuti e ad agevolarne l’inserimento nel mercato del lavoro.
Cosa prevede l’accordo per i detenuti
L’accordo prevede che Manpower agevoli l’accesso al lavoro di persone detenute ed ex-detenute attraverso un’attività di supporto e selezione di lavoratori. Inoltre, Manpower si occupa della predisposizione e programmazione di corsi formativi, con l’obiettivo di fornire loro strumenti volti a un pieno reinserimento nella società. Fondazione Severino individua i soggetti ristretti che parteciperanno ai corsi e i candidati più adatti alle varie opportunità lavorative. Fornendo assistenza sulla normativa che regola i benefici fiscali e previdenziali per le imprese che danno lavoro a detenuti.
A questa attività si affianca un’azione di sensibilizzazione e on-boarding da parte di Fondazione Human Age Institute indirizzata alle aziende che parteciperanno al progetto. In particolare, c’è la necessità di accompagnare l’inserimento delle persone individuate, facilitando il dialogo tra azienda e lavoratore. Attraverso questo monitoraggio, sarà possibile osservare gli impatti sociali che l’inclusione lavorativa porta con sé, valorizzando l’impegno sulla “S” degli obiettivi ESG perseguiti dalle aziende.
Il protocollo è già attivo: nei giorni scorsi è stata inserita in un ristorante la prima risorsa, proveniente dal carcere di Viterbo, tramite contratto di somministrazione.