Il rapporto di valutazione della Garanzia Giovani approfondisce il tema della qualità dei servizi e delle politiche che sono stati offerti dal programma.
Il campione di circa 21.000 giovani che hanno avviato o concluso un intervento di politica attiva nel biennio 2018 -2019, intervistati da Anapal tra 2020 e 2021, conferma il suolo centrale dei centri per l’impiego nella presa in carico dei partecipanti. Mentre le agenzie per il lavoro si caratterizzano per un maggiore profilo consulenziale.
Programma Garanzia Giovani: il giudizio è positivo
La valutazione della qualità delle misure di politica attiva registra nel complesso un buon gradimento da parte dei partecipanti. Sia con riferimento alle singole misure, sia rispetto al programma nel suo complesso, anche se con differenze tra i percorsi.
In riferimento al tirocinio, l’indicatore sintetico registra una qualità medio-alta per il 63% dei casi, mentre il grado di orientamento al lavoro della formazione appare piuttosto debole per il 57,3% degli intervistati. Positiva è la percezione dei giovani circa il l’empowerment e l’acquisizione di nuove competenze in esito alla partecipazione. Meno soddisfacente la valutazione rispetto alle opportunità di lavoro.
In ogni caso, l’85,9% degli intervistati si è messo alla ricerca attiva di un lavoro dopo la conclusione del percorso di Garanzia Giovani. Considerando la qualità del lavoro svolto dai giovani, emerge un’occupazione nel complesso tutelata e stabile, che garantisce un adeguato “benessere economico”. L’indicatore sintetico registra lavori di media qualità per il 49,2% dei giovani e di alta qualità per il 42,8% degli intervistati.
Tuttavia, la situazione appare molto differenziata rispetto all’età, al genere e all’area geografica di residenza.
Consulta il terzo rapporto di valutazione sulla Garazia Giovani di Anpal.