Secondo Istat, a febbraio 2023 diminuiscono i disoccupati rispetto al mese precedente, mentre sono sostanzialmente stabili gli occupati e gli inattivi.
La crescita occupazionale sul 2022, pari a 352mila unità, coinvolge solamente i dipendenti permanenti, con una diminuzione del numero di dipendenti a termine e di autonomi. Rispetto a gennaio, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1%). Disoccupazione e inattività stabili all’8% e al 33,8%. Sempre rispetto all’anno scorso, diminuiscono le persone in cerca di lavoro, -4,5%, e gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, -3,1%.
A febbraio 2023 calano donne e contratti a termine
La stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita osservata tra uomini, autonomi e tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49enni. E del calo registrato tra le donne e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1%). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce su base mensile (-0,6%) tra donne, minori di 35 anni e ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione totale è stabile all’8%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4%).
La stabilità degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è dovuta alla crescita di donne e persone con più di 35 anni d’età e alla contestuale diminuzione tra gli uomini e i giovani. Il tasso di inattività rimane dunque invariato al 33,8%.
Il confronto trimestrale
Confrontando il trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 con quello precedente (settembre-novembre 2022), si registra un incremento del numero di occupati: +0,4%, pari a +99mila unità. La crescita si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%) e alla diminuzione degli inattivi (-1,1%).