Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro dal novembre 2022, avvocato ma anche giornalista, Rosario De Luca condurrà la 14^ edizione del Festival del Lavoro. Lo abbiamo incontrato per avere qualche anticipazione sull’evento in programma a Bologna dal 29 giugno al 1 luglio prossimi.
Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e i Consulenti del Lavoro sono sempre più protagonisti del cambiamento. Quali sono le sfide più importanti che attendono la Categoria?
La sfida più grande per i Consulenti del Lavoro sarà quella di interpretare con flessibilità le transizioni che investono il lavoro e i diversi segmenti della società. Rispondendo tempestivamente alle esigenze di aziende e lavoratori. Ormai è noto come l’accelerazione dei processi tecnologici e la recente esperienza pandemica abbiano contribuito alla creazione di nuovi modelli produttivi e organizzativi aziendali. Dunque, vien da sé la necessità di adeguare le competenze professionali, per restare competitivi e allinearsi ad un mondo del lavoro completamente rinnovato.
In questo scenario, la ricetta più efficace per contrastare il forte mismatch che affligge da anni il mercato del lavoro e impedisce alle imprese di trovare profili specializzati comprende la formazione e lo sviluppo di nuove competenze. Necessarie per essere parte integrante di un sistema che vede il lavoro come primo mezzo d’inclusione sociale. La Categoria sosterrà sempre la creazione di un mondo del lavoro che unisca le imprese e i lavoratori – soprattutto coloro che appartengono alle cosiddette fasce deboli, come giovani e donne – sotto un’unica bandiera. Quella dell’equità e della partecipazione attiva.
Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a organizzare una nuova edizione a Bologna?
Bologna ci ha regalato nel 2022 una splendida edizione, la prima dal vivo dopo la pandemia. Abbiamo deciso di dare continuità a questa scelta anche quest’anno per il profondo legame che scorre tra la città e il concetto di innovazione che avremo modo di approfondire in ogni suo aspetto proprio in occasione della tre giorni.
Ricerca accademica, digitalizzazione e progresso tecnologico costituiscono il fulcro attorno al quale non solo Bologna, ma l’intera Regione esprime la sua vera essenza, valorizzando il lavoro in tutte le sue forme, dipendente e autonomo. La città emiliana è un laboratorio a cielo aperto, ricco di distretti industriali, startup e iniziative che favoriscono l’innovazione. Basti pensare al Tecnopolo, tra i centri di calcolo più potenti al mondo, simbolo fisico della transizione digitale. Una cornice importante che può arricchire di valore anche questa edizione. Inoltre, l’alluvione che sta scuotendo il territorio rappresenta un motivo in più per recarci nuovamente a Bologna. Il Festival costituirà un’importante occasione per iniziare un segnale di solidarietà e vicinanza all’intera regione.
Quali saranno le tematiche principali del Festival del Lavoro?
Filo conduttore della 14^ edizione sarà il binomio competenze-innovazione, chiave di volta per comprendere e analizzare i paradigmi che delineeranno il futuro del lavoro. Approfondiremo la realtà del lavoro alla luce dei cambiamenti dettati dalla rivoluzione digitale e dell’impatto che le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale stanno già avendo nella definizione dei profili e delle specializzazioni professionali. Considerando le sfide inedite che i nuovi modelli organizzativi e produttivi pongono, sotto il profilo occupazionale, normativo, culturale e, in alcuni casi, anche etico-deontologico, è necessario comprendere quali sono le competenze da acquisire e aggiornare per restare al passo. Abbiamo già pubblicato alcune anticipazioni sui temi delle aule del Festival sul sito www.festivaldellavoro.it.
Ci può già anticipare la presenza di qualche illustre personaggio inserito in agenda?
Anche quest’anno il parterre degli ospiti sarà ricco di volti noti della politica, tra esponenti di Governo e leader di partito. Ma all’evento parteciperanno anche numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale, economico, sindacale, nonché accademici ed esperti di diritto del lavoro. I quali saranno protagonisti del confronto sul palco centrale dell’auditorium per riflettere sulle nuove forme di lavoro e fare il punto sulle strategie per fare fronte alle trasformazioni del mercato occupazionale. Ma il dibattito guarderà anche a diverse prospettive, grazie agli speech di Luciano Floridi del Tecnopolo di Bologna, di Juri Chechi, ex ginnasta e campione olimpico e di Andrea Lucchetta, ex pallavolista e telecronista.
Qual è il messaggio più importante che intendete lanciare ai Consulenti del Lavoro?
Abbiamo sempre nuovi traguardi da raggiungere, diverse mete da conquistare. Sicuramente l’opportunità maggiore per la nostra Categoria intreccia sensibilmente la vocazione sociale emblematica del nostro operato. Accompagnata dalla grande professionalità con la quale continueremo a offrire il nostro prezioso contributo alle istituzioni e alla politica, seguendo con attenzione le trasformazioni dell’assetto economico e produttivo del Paese, acquisendo nel tempo sempre maggiori attribuzioni.
Oggi siamo un punto di riferimento consolidato per la gestione delle dinamiche giuslavoristiche e fiscali, ma il nostro obiettivo resta sempre quello di espandere i nostri orizzonti professionali. Aggiornando il nostro bagaglio di competenze e facendo rete tra colleghi. Vogliamo soprattutto indagare con entusiasmo le nuove dimensioni del lavoro per rispondere in maniera efficace alle sfide imposte dal mercato, anche sfruttando i nuovi strumenti digitali.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti su www.festivaldellavoro.it.