Fondimpresa: nuovi strumenti per le politiche attive del lavoro

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Festival Fondimpresa

di Barbara Pigoli |

Si è svolto in occasione del Festival del Lavoro di Bologna il 30 giugno, un interessante incontro organizzato da Fondimpresa sugli strumenti di finanziamento delle Politiche Attive del Lavoro: formazione degli inoccupati, disoccupati e lavoratori in Cassa Integrazione, a cui sono intervenuti Amarildo Arzuffi, Direttore Area Formazione Fondimpresa, e Vincenzo Testa, Consigliere di Amministrazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

Fondimpresa: migliorare l’offerta formativa

Amarildo Arzuffi ha aperto il suo intervento con una panoramica di contesto circa l’accelerazione della competizione internazionale e l’emergenza del cambiamento climatico. Ancor più in tale contesto la spesa nazionale per la formazione continua non è ancora significativa (stimati in media circa 50 € media per lavoratore). Il recente elemento positivo è costituito dal Fondo Nuove Competenze, che, negli ultimi due anni, si somma a quanto già stimato. Ci sono molteplici ordini di problemi che vanno affrontati, ma in particolare occorre intervenire su due aspetti: il primo riguarda la necessità di migliorare l’offerta formativa, il secondo riguarda la certezza di spesa per gli operatori della formazione, soggetti privati che devono avere visibilità degli investimenti futuri.

L’ultimo miglio della formazione

Nell’ampio mondo della formazione rivolta agli inoccupati e ai disoccupati, Arzuffi ricorda anche la funzione strategica dei Poli ITS, la formazione continua costituisce l’”ultimo miglio”, ovvero la possibilità da parte delle imprese di fare formazione ad hoc a favore dei nuovi potenziali assunti.

Il programma GOL

Alla sollecitazione della moderatrice, la giornalista Simona D’Alessio, sul programma GOL, Vincenzo Testa mette in luce come sia naufragata l’idea di partenza, secondo la quale i soggetti pubblici sarebbero stati in grado di gestire in toto il programma. Attualmente, funzionano solo le misure a processo (i corsi di formazione), e non le azioni a risultato (l’inserimento sul mercato del lavoro). Per ottenere un significativo cambio di passo, confida nella possibilità di partenariati pubblico privato.

1 COMMENT

  1. C’era da aspettarselo che nel programma GOL avesse un bun riscontro la attività a processo. Perchè è quella pagata totalmente. Mentre quella a risultato è di difficile attuazione, sia la carenza degi strumenti di matching, ma anche per la difficoltà che le aziende pongono nel proporre le posizioni vacanti.

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