Il grave problema degli incidenti sul lavoro non conosce confini.
In Italia il 2023 è iniziato nel modo peggiore possibile, con addirittura 264 persone che hanno perso la vita nei primi quattro mesi dell’anno secondo i più recenti dati Inail. Si devono poi aggiungere più di 86.000 casi di infortuni non mortali.
Una tendenza che, però, è globale ed è altrettanto allarmante anche oltreoceano. Negli Stati Uniti, infatti, i numeri sono in aumento, 5.190 incidenti mortali nel 2021, con una crescita dell’8,9% rispetto all’anno precedente.
Il lavoro più a rischio? Il potatore di alberi
Secondo un articolo di USA Today dedicato al report 2021 dell’U.S. Bureau of Labor Statistics, è il potatore di alberi il lavoro più pericoloso al mondo. Seguito nella top 5 dal pilota di aerei ed elicotteri commerciali, da chi lavora in fattoria, dal boscaiolo e dal riparatore di tetti. Per decespugliatori e potatori il rischio più alto è quello di cadere mentre tagliano gli alberi e di essere colpiti da un ramo, non mancano, però, gli incidenti con la motosega. Al secondo posto chi guida velivoli come aerei che trasportano merci, elicotteri, aeroambulanze. Per questa categoria quasi tutti gli incidenti avvengono in volo. Anche lavorare con gli animali in una fattoria può essere rischioso, in questo caso il pericolo sta nei macchinari agricoli. La seconda metà della classifica vede i supervisori dei lavoratori dell’agricoltura e della pesca, gli agricoltori, i camionisti, i minatori e i tecnici agricoli.
“Numeri che invitano a tenere l’attenzione alta anche in Italia – spiega l’HSE advisor e coach Tommaso Barone –. Diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro è fondamentale e investire diventa un dovere. Un posto di lavoro sicuro porta miglioramento tangibile all’ambiente e al clima lavorativo, senza dimenticare l’importante benessere psicofisico dei dipendenti. Fare gioco di squadra è un’arma vincente per un’azienda, l’obiettivo da raggiungere deve essere lo stesso per tutte le parti in causa, nella consapevolezza che un posto di lavoro sicuro garantisce notevoli vantaggi”.
Gli incidenti sul lavoro in Italia
In Italia sono stati ben 697.773 gli infortuni sul lavoro nel 2022, sempre secondo i dati diffusi dall’Inail. Un numero provvisorio, in attesa della relazione di metà anno che includerà l’analisi consolidata dell’andamento di infortuni e malattie professionali nel quinquennio 2018-2022.
Proprio come gli Stati Uniti, anche l’Italia fa registrare un trend in crescita in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. Calano invece le morti sul lavoro: diminuzione dovuta al minor numero di decessi legati a casi di covid. Questi dati, se da un lato rallegrano per la minor pericolosità della pandemia, dall’altro riportano i numeri ai livelli pre-covid. E confermano l’incapacità di ridurre il tragico fenomeno di morti e incidenti sul lavoro.
10 azioni per fare cultura della sicurezza
Il problema della sicurezza sul lavoro va dunque affrontato fin dalle radici, puntando alla diffusione di una educazione che mira a un luogo di lavoro sicuro. Ecco allora, il decalogo di consigli di Tommaso Barone per coltivarla in ogni azienda:
- iniziare in famiglia e a scuola, far sì che possa diventare cultura condivisa;
- insistere sul concetto di rispettare chi ci sta vicino in ufficio, a casa e in strada;
- adottare le norme in tema di sicurezza partendo dal decreto 81 del 2008;
- pensare alla sicurezza come un traguardo (non un’imposizione) per il benessere psico-fisico dei lavoratori;
- ascoltare le problematiche dei lavoratori per poter intervenire prontamente;
- garantire la sicurezza dei lavoratori spetta al datore di lavoro, ma i lavoratori devono fare attenzione alla sicurezza propria e dei colleghi;
- fare gioco di squadra, con la consapevolezza che un ambiente di lavoro sicuro porta vantaggi a tutti;
- ricordarsi che l’azione sbagliata di un singolo può avere conseguenze anche sugli altri;
- sottolineare che tutti, sia nel privato sia nel pubblico, sono coinvolti nella prevenzione e nel rispetto delle regole;
- mantenere un corretto stile di vita per favorire anche la sicurezza sul lavoro.