Formazione in streaming? Nuove tendenze

I numeri e la crescita di una tendenza formativa che strizza l’occhio alle più note piattaforme di streaming audio e video per supportare lo sviluppo di competenze e occupazione in Italia

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Piattaforme per la formazione in streaming: c'è Learnn

Con un valore di 235,5 miliardi di dollari nel 2022, il mercato globale della formazione digitale potrebbe raggiungere i 648,6 miliardi di dollari entro il 2030.

Sono i dati del Rapporto e-Learning Market di Beyond Market Insights. Ma quali sono i fattori che spingono la crescita del settore? “Il mondo del lavoro evolve insieme alle innovazioni tecnologiche e lascia indietro chi non rimane aggiornato. Learnn nasce nel 2020 con l’obiettivo di intervenire su questo gap rivolgendosi a chiunque senta il bisogno di rigenerare o approfondire le proprie competenze per rimanere competitivo. Come? Attraverso un’offerta di corsi innovativi fruibili con un unico abbonamento, come se fosse Netflix da app e da desktop”, afferma Luca Mastella, Founder & Head of Growth di Learnn. 

Formazione in streaming per agevolare l’occupazione

La tecnologia viaggia ma, secondo il 2023 LinkedIn Workplace Learning Report, solo il 2% delle aziende possiede un programma di aggiornamento in fase matura. Di conseguenza, come emerso dal World Economic Forum, oltre il 50% dei lavoratori dovrà resettare le proprie competenze entro il 2025 per non rischiare di perdere il lavoro.

Si inserisce qui la crescita del settore e-learning. E anche di Learnn: oltre 200 corsi e workshop a tema Marketing, Tech, Design e Business, sviluppati da esperti provenienti da aziende come Meta, Binance, Serenis, NeN, Canva, NearForm, NotJustAnalytics, Chef In Camicia. A oggi, il 33% degli abbonati sono dipendenti, il 33% liberi professionisti, il 24% imprenditori e il 10% a studenti.

Modello ispirato a Netflix

I corsi di Learnn si possono seguire gratuitamente, in parte, o interamente con un abbonamento da €9.99 al mese. Articolati in più lezioni di formazione in streaming, possono essere stoppati e ripresi a proprio piacimento.

“Il comportamento degli utenti ci porta a pensare che nei prossimi anni sempre più professionisti utilizzeranno il tempo morto durante la giornata per formarsi e aggiornarsi.  Per questo è necessario che le modalità di erogazione della formazione siano quanto più simili agli strumenti con cui ogni giorno ci interfacciamo – penso a Netflix o Spotify ad esempio – per essere davvero accessibili e fruibili. Rendendo così l’aggiornamento professionale un passatempo piacevole e allo stesso tempo utile. Le lezioni ideate dai nostri esperti sono tecniche, ma partono dalle basi con esempi concreti e casi studio applicabili”, conclude Luca Mastella.

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