Smart working d’estate? I benefici della natura

Con il suo potere rigenerante, la natura può avere un impatto positivo sull’energia e sul benessere psico-fisico dei lavoratori: Levissima sostiene lo smart working estivo "en plein air"

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Smart working d'estate in montagna

Lo smart working d’estate offre vantaggi tangibili: lavorare più vicini alla natura può essere una valida soluzione allo stress tipico di questo periodo dell’anno.

Secondo il 52% degli italiani, la natura può essere una preziosa alleata per ristabilire l’equilibrio e recuperare le energie. Non sorprende che ben 6 italiani su 10, con impieghi flessibili, desiderino rifugiarsi nei luoghi di villeggiatura per trarre beneficio dal contatto con la natura. Tra questi, il mare risulta essere la meta preferita (27%), seguito da montagna (24%), collina (18%) e campagna (15%).

È quanto emerge da uno studio condotto da Levissima su circa 1200 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 anni. In particolare, gli italiani apprezzano la possibilità di potersi allontanare dallo stress e trovano che gli ambienti naturali possano migliorare efficienza e creatività. Soprattutto in estate che, grazie alle giornate più lunghe e più tempo libero, risulta essere la stagione preferita dal 30% degli italiani.

Lo smart working d’estate fa bene

Che emozioni si provano di fronte a un paesaggio naturale? Oltre a tranquillità (68%) e gioia (64%), c’è chi nella natura trova fonte d’ispirazione (72%) e motivazione (62%). Oltre a ciò, i lavoratori possono approfittare delle pause per rigenerarsi in un ambiente naturale, attraverso l’esercizio all’aperto o semplicemente rilassandosi. Secondo lo studio, infatti, l’evasione attraverso una passeggiata all’aria aperta (58%), andare fuori città (53%) o fare attività fisica (41%) rappresentano le soluzioni migliori per ritrovare il proprio benessere.

È stato dimostrato, inoltre, che la natura può avere un enorme potere rigenerativo sulla mente. Questo, in particolare, grazie ai colori dei suoi paesaggi (50%), a una vista panoramica (59%), al profumo di piante e fiori (47%) e ai suoni tipici di un ambiente naturale (54%).

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